Acqua fangosa dai rubinetti di una località turistica sarda: e gli ospiti se ne vanno
Acqua fangosa dai rubinetti di una località turistica sarda: e gli ospiti se ne vanno
«Qui la gente rischia di ammalarsi». È il grido d’allarme lanciato da un turista di Merano (Bolzano), Settimo Giampaolo, in vacanza a Siniscola, centro del Nuorese sulla costa orientale della Sardegna. È arrivato da pochi giorni nell’Isola convinto di potersi godere un periodo di riposo, e invece la sua vacanza si è trasformata in un incubo. Tanto che ha deciso di anticipare il ritorno.
«Come me faranno lo stesso anche molti altri, soprattutto stranieri», dice. A Siniscola l’emergenza idrica va avanti da mesi: contro Abbanoa, la società dell’acqua in Sardegna, si sono costituiti movimenti di cittadini che hanno dato vita a una raccolta di firme per chiedere al Comune di lasciare il gestore idrico così come hanno fatto altri comuni dell’Isola. Tra giugno e luglio il sindaco ha emesso due ordinanze restrittive per l’uso dell’acqua, affisse dappertutto. «Esce fangosa dai rubinetti e non si può bere né si può cucinare - spiega ancora il turista di Merano - dicono contenga batteri nocivi per la salute e la gente rischia di ammalarsi». Una situazione, quella dell’acqua, esplosiva, che si aggiunge al problema del caro-vacanze, dei trasporti, con la mancanza di aerei per 14 giorni ad agosto, e anche sui traghetti è già iniziato il mese del super affollamento. «Siamo arrivati giovedì scorso con la Moby - racconta il signor Giampaolo - un viaggio disastroso. Il monopolio di Onorato è scandaloso».
Un malcontento diffuso, che va a braccetto con le improvvise e reiterate interruzioni dell’erogazione idrica. L’emergenza rischia di trasformarsi in un boomerang per l’economia della zona, con le partenze anticipate dei turisti e magari anche qualche disdetta dell’ultima ora. Due giorni fa il sindaco Rocco Celentano, anche lui esasperato dalla situazione e dai continui attacchi in Consiglio comunale, dopo aver più volte scritto alla Giunta regionale si è rivolto al presidente della commissione Sanità e Igiene pubblica. Anche questo appello, finora, non ha dato risultati. Intanto i turisti si preparano a fare le valigie.