Felice per la morte di Aylan, la Rete si indigna
«Con la politica italiana ci sarebbe costato 50 euro al giorno, meglio così. Non ci costa niente, speriamo che succeda ancora». La foto che ha commosso il mondo, quella di Aylan, del bimbo siriano di tre anni trovato senza vita sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia - la sua immagine è diventata il simbolo della tragedia dell’immigrazione - ha fatto tirare il sospiro di sollievo al bolzanino Giorgio Artioli, che prima di rimuoverlo dopo gli insulti e le proteste di migliaia di persone, ha pubblicato questo post. La morte di Aylan lo ha reso felice, così tanto da augurarsi che ce ne siano ancora tanti altri.
Ieri un tedesco è stato arrestato per aver scritto questo. Attendo che la questura di Bolzano si faccia viva. pic.twitter.com/1aDe5OhKhl
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) 6 Settembre 2015
Sul Fatto Quotidiano, su Twitter e Facebook Selvaggia Lucarelli lo ha attaccato pesantemente: «Un estremista tedesco è stato arrestato in Germania per aver scritto più o meno quello che ha scritto questo italiano, che io vorrei vedere oggi, anzi, ora, convocato in questura a Bolzano. Questo signore di Bolzano, invitato più volte da suoi conoscenti a rimuovere questo post, l'ha lasciato li'. Non è un fake, non è una persona che non lascia tracce di sé, ma un signore con la sua faccia e la sua identità che posta foto con suo figlio e poi si rallegra della morte di un bambino che scappava dalla guerra con la sua mamma, il suo papà e il fratellino.
Un signore che cerca lavoro e minaccia di andare a rubare se non lo troverà. Del resto, a furia di urlare "Prima gli italiani", la gente si è convinta di aver trovato il nemico a cui attribuire la colpa delle proprie disgrazie. Inviterei Salvini a dare un'occhiata alla bacheca di questo signore piena di suoi post condivisi e di deliri razzisti e mi chiederei se davvero vale la pena alzare muri, se poi tocca dividere uno spazio chiuso con queste bestie qui. Italiane doc».
Si è poi appreso dalla questura che il bolzanino è stato denunciato per la violazione della legge Mancino. La questura di Bolzano ha proceduto dunquje all’identificazione dell’uomo e lo ha segnalato all’autorità giudiziaria: è un imprenditore edile di 49 anni, divorziato, ha precedenti generici, e risulta avere anche problemi lavorativi.