All’aeroporto di Madrid in Spagna è stato arrestato Christian Ventisette, il faccendiere italo-francese coinvolto in una presunta truffa da 30 milioni di euro, per la quale si trova già agli arresti domiciliari il monsignor Patrizio Benvenuti.

Ventisette - informa la guardia di finanza - si era volutamente sottratto alla misura di custodia cautelare in carcere che i militari della guardia di finanza di Brunico, erano in procinto di eseguire su ordine del gip.

A seguito dell’arresto del faccendiere, verranno ora effettuati gli adempimenti richiesti ai fini dell’estradizione.

Christian Ventisette era ricercato con mandato di arresto europeo.

Nel frattempo, la guardia di finanza manteneva particolari contatti con la procura di Bastia in Corsica, ove, inizialmente, si presumeva che si trovasse l’indagato e, successivamente, acquisite notizie che facevano presumere la sua latitanza fuori dall’Europa e, in particolare, negli Stati Uniti d’America, si faceva estendere la misura cautelare anche al di fuori del continente europeo, per il tramite della direzione centrale della polizia criminale presso il ministero dell’interno, avvalendosi anche del servizio Interpol.

La latitanza di Ventisette è durata una ventina di giorni ed è verosimilmente imputabile alla circostanza che, al medesimo, nell’indagine condotta dalla guardia di finanza e dalla Procura della Repubblica di Bolzano, è stato attribuito «un ruolo di primaria importanza, ovvero quello di aver promosso e organizzato l’associazione a delinquere a carattere transnazionale, finalizzata alla commissione del reato di truffa e alla polverizzazione dei capitali raccolti tra gli investitori tra una miriade di società italiane ed estere».

La collaborazione con le altre forze di polizia europee ha permesso l’acquisizione di ulteriore documentazione utile ai fini delle indagini, in Belgio e Svizzera. Le indagini quindi sono tuttora in corso, sempre condotte dalla Guardia di finanza e la Procura di Bolzano.