Renzi: sul Brennero dall'Austria soltanto propaganda Roma incassa l'appoggio tedesco, ma Vienna insiste

Il premier italiano Matteo Renzi torna sulla questione del Brennero e attacca di nuovo Vienna, definendo «fuori della storia» la decisione di rentrodurre controlli alla frontiera e di erigere una barriera.

«Abbiamo esplicitato netto dissenso e stupore per alcune prese di posizione degli amici austriaci verso il Brennero. Sono posizioni sbagliate e anacronistiche, contro la logica e la storia e per di più non giustificate da nessuna emergenza. Il Brennero è piu di un confine, è un simbolo», ha detto oggi Renzi al termine del bilaterale con la cancelliera Angela Merkel.

«Bisogna risolvere i problemi in modo diverso dalla chiusura dei confini, non possiamo chiudere i confini, sono i nostri. Dobbiamo essere leali gli uni con gli altri», gli ha fatto eco la cancelliera Angela Merkel.

«Ciò che abbiamo visto dall’altro lato del Brennero - ha aggiunto Renzi - è assimilabile ad un puro esercizio di propaganda come ha detto anche il ministro degli esteri tedesco. È un'operazione pericolosa perché gioca con la paura e quando si gioca con la paura si rischia di rinforzare chi è bravo ad agitare gli spettri del passato». Così il premier Matteo Renzi nel corso del question time alla Camera. «Il Brennero è un simbolo di amicizia e di dialogo e la chiusura è poco più di una provocazione che attiene alla campagna elettorale austriaca».

Il premier italiano ha ricordato di aver sollevato la contrarietà dell’Italia con l’Austria e «abbiamo sottoposto in sede Ue che ove ci fossero elementi concreti aspettiamo un’iniziativa Ue e visto che il tempo della propaganda non è infinito auspichiamo che l’Austria accetti l’approccio del Migration Compact che la commissione Ue ha accettato e rilanciato».

Nel frattempo, però, oggi il ministero degli Interni austriaco ha ribadito di voler comunque provvedere a istituire controlli al confine del Brennero nel caso di un incremento del flusso migratorio.

La commissione europea precedentemente aveva proposto di estendere i controlli ai confini con l’Ungheria e la Slovenia, ma non al Brennero. Per l’Austria questa presa di posizione non impedirebbe eventuali controlli, qualora la situazione cambiasse.

«So quanto sia delicata la questione del Brennero. La posizione della commissione europea è chiara. Noi siamo contro la chiusura delle frontiere e cerchiamo di creare ponti per far sì che l’area Schengen sia aperta. So che ci sono contatti bilaterali tra i ministeri degli Interni dei due Paesi» sulla questione, osserva il commissario Ue Dimitris Avramopoulos.

«Le argomentazioni presentate dai cinque Paesi per estendere i controlli fino a sei mesi alle frontiere interne sono ancora valide ed entro l’anno l’area Schengen sarà normalizzata. I flussi dalla Grecia sono diminuiti ma sappiamo anche che non sono diminuiti verso l’Italia» dove la maggioranza sono illegali. E i Paesi fanno valere propri diritti«, ha aggiunto.

Oggi, Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-Sinistra europea, è andato al valico del Brennero per protestare contro la minacciata chiusura della frontiera.

«La barbarie del nazionalismo - dichiara - che torna ad affacciarsi in Europa, è il frutto perverso delle politiche di austerità che hanno distrutto i diritti dei lavoratori e impoverito i popoli europei».

«Per questo - prosegue Ferrero - contro la guerra tra i poveri che vogliono scatenare le destre razziste austriache e leghiste, contro il terrore seminato dalle politiche di austerità di Renzi e Merkel, noi proponiamo una soluzione in tre mosse: l’Europa la deve smettere di scatenare guerre che producono i profughi, la Bce non deve finanziare le banche private ma un piano europeo per il lavoro e l’accoglienza, ai profughi devono essere garantiti corridoi umanitari che permettano di fuggire dalla guerra senza rischiare la vita sui barconi».

Sabato, 7 maggio, al Brennero  ci sarà una nuova manifestazione, all’insegna dello slogan «Abbattere le frontiere».

L’iniziativa è promossa da ambienti dei centri sociali, varimmovimenti e associazioni e area anarchica.

Per l’occasione c’è da attendersi un vasto spiegamento di forze da parte austriaca, come accadde due settimane fa in occasione di un’analoga manifestazione, nel corso della quale un militante di Bologna fu fermato per breve tempo dai gendarmi austriaci.

L’appello a partecipare al corteo è stato diffuso sul Web in varie lingue, tra cui l’arabo ed il greco.

La polizia italiana calcola una presenza di alcune centinaia di manifestanti.

Di Brennero, situazione di profughi e richiedenti asilo, possibili controlli al confine e rapporti tra Roma e Vienna parleranno il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, e il presidente della Provincia sudtirolese, Arno Kompatscher, in un incontro domani a Bolzano.

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