Toponomastica bilingue appello a Mattarella
Una cinquantina di docenti italiani e stranieri hanno sottoscritto una lettera aperta rivolta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle massime autorità italiane per evitare l’eliminazione di alcuni nomi di luoghi italiani usati ufficialmente in Alto Adige.
Al centro della polemica una discussione all’interno della Commissione dei sei, consultiva del governo, su una norma ad hoc per la toponomastica altoatesina.
L’approvazione della norma - affermano i firmatari - sarebbe «un inconcepibile atto di prevaricazione e mortificazione della cultura, della lingua e della storia italiane, immotivato dal punto di vista linguistico, improponibile dal punto di vista giuridico e infondato dal punto di vista storico».
«Qual è il problema se in Italia esistono, accanto ai nomi tedeschi, i nomi italiani?», chiedono i docenti, aggiungendo: «Qualunque provvedimento della Commissione dei Sei, teso ad inventare procedure, non previste neppure dallo Statuto speciale di autonomia, per abolire, ridurre o mettere in discussione secolari toponimi italiani, violerebbe prima di tutto il buon senso: in quale Paese dell’universo si consentirebbe di eliminare dall’uso pubblico la lingua ufficiale e nazionale parlata dai suoi cittadini?».
Pochi mesi fa una petizione sulla toponomastica altoatesina era stata vergata da altri docenti, con l’adesione, anche del presidente dell’Accademia della crusca Claudio Marrazzini.