In Alto Adige il 7 settembre si ritornerà in classe
La prima campanella post Covid suonerà il 7 settembre in Alto Adige, in base alle competenze della Provincia autonoma in materia. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa gli assessori competenti dei tre gruppi linguistici, Giuliano Vettorato, Philipp Achammer e Daniel Alfreider. L'indicazione nazionale del ministro dell'Istruzione è invece il 14 settembre, data scelta dalla Provincia di Trento.
Secondo l’andamento epidemiologico è previsto un modello “semaforo”: verde (norme su assembramento e igiene, mascherine solo negli spazi comuni), giallo (distanziamento di un metro, obbligo di mascherina e ingressi scaglionati) e rosso (nuovo lockdown e didattica a distanza). «L’obiettivo - hanno ribadito i tre assessori - è quello di garantire il più possibile la didattica in presenza». Vettorato, Achammer e Alfreider hanno assicurato il massimo impegno per garantire il servizio mensa e il rientro pomeridiano. Il ritorno gli alunni a scuola, dopo lo stop di inizio marzo, viene preparato da un tavolo operativo, mentre le linee guida saranno elaborate da un gruppo di lavoro con esperti.
Intanto, restano stabili i numeri dell’epidemia da coronavirus in Alto Adige: i laboratori dell’Azienda sanitaria provinciale, nelle ultime 24 ore, hanno effettuato 156 tamponi dai quali non è emerso nessun caso positivo. Il totale delle persone che hanno contratto l’infezione da Covid-19, quindi, resta fermo a 2.647.
Nei normali reparti degli ospedali sono ricoverati sempre 5 pazienti affetti da Covid-19, mentre sono 6 le persone considerate casi sospetti. Altre 246 persone attualmente si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare.
I guariti sono 2.272 (2 in più rispetto ad ieri). A questi si aggiungono 869 persone che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate per due volte negative al test.