Braies, la strage sfiorata, ecco il video del salvataggio: gente in acqua con le mani alzate che chiede aiuto
In tre giorni tre interventi, in tutto 14 persone finite nelle acque ghiacciate. Il sindaco: «Ieri sul posto abbiamo trovato persino una donna in gonna e tacchi alti, ci sono i divieti, non si può camminare lì in aprile»
BRAIES. Quella di ieri - dopo un analogo episodio il giorno prima, poteva essere una strage sfiorata. Oggi si può dire con sollievo che tutte le 8 persone ricoverate in ospedale per ipotermia sono fuori pericolo. Ed è fuori pericolo il bambino di sette mesi che era stato portato ieri alla Clinica universitaria di Innsbruck.
Erano tutti turisti di nazionalità italiana, attratti dalla magia di Braies che da quando è diventato il set per la fortunata serie tv “Don Matteo”, attrae migliaia e migliaia di visitatori ogni anno. Ma ora che il ghiaccio si sta assottigliando, troppi turisti passeggiano sulla superficie nonostante i cartelli di divieto. E ieri sono caduti nelle acque del lago.
La prima a cadere in acqua - secondo le prime informazioni - sarebbe stata una famiglia con il piccolo di 7 mesi e successivamente le altre persone, intervenute per tentare di dare i soccorsi. Una reazione a catena, fino all’arrivo dei vigili del fuoco e degli elicotteri.
In una concitata operazione di salvataggio i servizi di emergenza intervenuti tempestivamente sono poi riusciti a salvare tutte le persone, che sono in condizioni di forte ipotermia.
Il bambino, in particolare, è stato letteralmente salvato da un giovane albanese, presente sul posto, che non ha esitato a tuffarsi per estrarre il piccolo dal passeggino.
Si tratta del terzo, e più grave, incidente in due giorni sul lago di Braies: nella giornata di Pasqua i vigili del fuoco sono dovuti intervenire due volte per salvare alcune persone cadute in acqua mentre passeggiavano sulla superficie ghiacciata, resa più fragile e sottile dall'aumento delle temperature. Nel primo caso a finire in acqua è stata una donna milanese che stava passeggiando con il cane, seguita dal marito 60enne e dalla figlia 30enne, caduti anche loro per cercare di aiutarla. Tutti e tre erano stati recuperati e portati all'ospedale di San Candido con ferite leggere e un principio di ipotermia. Altro intervento per tre giovani turisti di Udine che avevano sfondato il ghiaccio sulla sponda occidentale e sono stati salvati da alcuni passanti, rifiutando poi il ricovero in ospedale.
Intervistato dal Gr1 Rai, il sindaco di Braies Friedrich Mittermair ha parlato di grave incoscienza: «Siamo in aprile, non si può andare sul ghiaccio in questa stagione». Il sindaco ha anche riferito che «al momento del soccorso di ieri, sul lago ghiacciato c’erano molte persone, anche una donna con una gonna e le scarpe con i tacchi».