Prodi torna in regione: «L'Alto Adige è l’unico esempio possibile per l’Ucraina e la gente lo sa...»
L’ex premier e già presidente della Commissione europea ha presentato i suoi due nuovi libri «Strana vita, la mia» e «Le immagini raccontano l’Europa». Sul successo di Fratelli d'Italia commenta: «Giorgia meloni sarà giudicata sui fatti»
TRENTO. Prodi è tornato ancora una volta a Bolzano, invitato dal Circolo cittadino, per presentare i suoi ultimi due libri, «Strana vita, la mia» e «Le immagini raccontano l’Europa».
Ne è nata una conversazione di un’ora col direttore dell’Alto Adige, Alberto Faustini, una lezione di geopolitica e memorie affettuose dell’ex premier ed ex presidente della Commissione europea. Prodi è stato uno degli interlocutori preziosi per l’autonomia. Ci crede sempre.
«Bolzano è l’unico esempio possibile per l’Ucraina, e la gente lo sa. Me lo chiedono spesso in giro per l’Europa. Avete una grande responsabilità». Prodi, introdotto dal presidente del Circolo cittadino Elmar Pichler Rolle, ha ritrovato ieri un interlocutore come Luis Durnwalder, venuto a salutarlo, Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio, amico di lunga data.
«Sono intervenuto prima del 25 settembre. Adesso mi sono ripromesso di non parlare più delle elezioni politiche», sottolinea Prodi con i giornalisti prima di entrare in sala. Quindi alla domanda su eventuali timori per il boom di Fratelli d’Italia risponde così: «Come mi comportai quando Jörg Haider vinse le elezioni? Mi spingevano tutti a prendere provvedimenti contro l’Austria. No, dissi, non si prendono provvedimenti sui risultati elettorali, ma sui comportamenti successivi. È questo che deve fare l’Europa: il rispetto dei diritti, delle libertà e delle regole deve essere sempre garantito».