Provinciali in Alto Adige: Svp e Lega indebolite, strada tutta in salita per Kompatscher
Il direttivo della Volkspartei si riunisce domani all'alba per discutere il da farsi. Pesa il voto in linea con i sondaggi più pessimisti. Per quanto riguarda la nuova giunta, la Svp dovrà fare i conti con una Lega indebolita, mentre FdI busserà con insistenza alla porta. Resta, infine, il rebus del partner tedesco, che per la prima volta sembra indispensabile
BOLZANO. In Alto Adige la giunta provinciale Kompatscher ter parte decisamente in salita. La Svp esce decisamente indebolita dalle elezioni provinciali, calando rispetto al 2018 dal 38,8 al 32,9%. Lo stesso vale anche per il partner di coalizione la Lega, che cinque anni fa fu il primo partito di lingua italiana con il 14% ed ora si ritrova al 4%, sorpassata da Fdi e addirittura Pd. Si tratta comunque di dati parziali (55,4% delle sezioni scrutinate). La formazione della nuova giunta sarà tutt'altro che facile, anche a causa di alcuni veti incrociati. Il partito della premier Giorgia Meloni si guadagna, come detto, la prima posizione tra i partiti di lingua italiana con il 7,8%, potendo così rivendicare a pieno titolo un posto in giunta. Nel 2018 si fermò al 2,3%.
Il Pd sostanzialmente tiene (scende dal 5,1 al 4,6%). La Civica e la lista no vax Vita stanno al 3,4 e al 2,7%, mentre crollano sotto l'un percento M5s (0,9), Forza Italia (0,8) e la lista Centro Destra dell'ex leghista Filippo Maturi (0,8). Sul versante tedesco si nota una polarizzazione del voto, tra forze di destra e quelle liberali. Alle spalle della Svp si conferma, nonostante è significativo calo, il Team K dell'ex grillino Paul Köllensperger (10,5 contro il 14,2 del 2018), mentre la Süd-Tiroler Freiheit fondata da Eva Klotz si piazza sul gradino più basso del podio più che raddoppiando il risultato della scorsa tornata elettorale (dal 4,6 al 9,3%).
Bene anche i Verdi che salgono dal 6,6 al 8,8%. La vera sorpresa (annunciata per certi versi dal successo sui social) è quella dell'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan, che - partendo dal nulla - ha raccolto il 5,3% dei consensi con slogan anti-migranti e no vax.
Anche la lista dell'ex assessore Svp Thomas Widmann entra in consiglio provinciale, ma si ferma al 3,5%. Il direttivo della Volkspartei si riunisce domani all'alba per discutere il da farsi. Pesa il voto in linea con i sondaggi più pessimisti. Per quanto riguarda la nuova giunta, la Svp dovrà fare i conti con una Lega indebolita, mentre FdI busserà con insistenza alla porta. Resta, infine, il rebus del partner tedesco, che per la prima volta sembra indispensabile.