Minaccia l’ex con video intimi, arrestato per stalking: incubo finito per una donna
Per più di un anno la donna, per paura delle minacce, aveva continuato ad avere rapporti intimi con il suo aguzzino, al solo scopo di evitare la divulgazione delle immagini. La vittima, inoltre, in varie occasioni si è trovata con i pneumatici della propria bicicletta squarciati e con il serbatoio della sua auto riempito di liquidi per bloccare il motore
TRENTO Violentata e maltrattata anche davanti ai figli
DATI Violenza sulle donne in Trentino, 650 fascicoli
BOLZANO. Gli agenti della Squadra "Volanti" di Bolzano hanno arrestato un bolzanino di 47 anni, in flagranza del reato di atti persecutori (stalking) nei confronti di una donna residente a Bolzano con cui in passato aveva intrattenuto una relazione sentimentale. La vittima ha chiamato il 112 dicendo che in quel momento stava scappando per le vie cittadine, pedinata e minacciata dal suo ex amante, che non si rassegnava alla fine della relazione.
L'uomo - già noto per reati da "CODICE ROSSO" - è stato quindi fermato e condotto in Questura per accertamenti. Al momento di formalizzare la denuncia, la vittima ha raccontato di avere intrapreso da circa 2 anni una frequentazione con il suo attuale persecutore; costui, all'insaputa della donna, l'aveva video-ripresa durante i loro rapporti intimi, per poi minacciarla di diffondere le immagini nel caso in cui lei avesse avuto l'intenzione di frequentarlo.
Per più di un anno la donna, per paura delle minacce, aveva continuato ad avere rapporti intimi con il suo aguzzino, al solo scopo di evitare la divulgazione delle immagini. Nonostante ciò, il soggetto non aveva mancato di mostrare i video ad alcuni conoscenti in comune: fatto, questo, che ha portato la vittima ad interrompere il rapporto con il suo persecutore e a denunciarlo, intimandogli di non farsi mai più vedere. Indifferente riguardo alla volontà della ex partner, l'uomo aveva reagito tempestandola di telefonate, messaggi, recapito di biglietti amorosi e fiori, il tutto con continui ed ossessivi pedinamenti, appostamenti ed apparizioni a sorpresa nei luoghi frequentati dalla vittima.
Tale atteggiamento faceva crescere nella donna uno stato di forte ansia ed agitazione, tanto che indurla, consigliata dalle persone a lei più vicine, a recarsi negli Uffici della Questura. Il persecutore, una volta resosi conto del fatto che la ex amante si era rivolta alla Polizia, ha cambiato repentinamente atteggiamento, arrivando a minacciarla ripetutamente di morte; la vittima, inoltre, in varie occasioni si è trovata con i pneumatici della propria bicicletta squarciati e con il serbatoio della sua auto riempito di liquidi per bloccare il motore.