Gli animalisti contro Kompatscher: impugnata l’ordinanza per l’abbattimento di due lupi
In Alto Adige si replica quanto succede in Trentino con gli orsi: una battaglia giudiziaria per sconfessare la Provincia
LA DECISIONE Sentenza per due lupi
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TRENTINO Otto gli orsi investiti nel 2024, sei i lupi e centinaia gli ungulati
BOLZANO. Cambiano gli animali, lupi e non orsi, cambiano le persone, il Landeshauptmann Arno Kompatscher e non il governatore Maurizio Fugatti, e cambia la Provincia, Alto Adige e non trentino. Per il resto, il copione è lo stesso: una battaglia giudiziaria, combattuta a colpi di ricorsi, per fermare una ordinanza di abbattimento.
È quella che hanno intrapreso alcune associazioni ambientaliste contro la decisione di Kompatscher di autorizzare l’abbattimento di due lupi. Scrive infatti la Lav: «Per celebrare nel peggiore dei modi la Giornata internazionale del lupo, che ricorre oggi 13 agosto, la Provincia di Bolzano ha dato notizia che il presidente Arno Kompatscher ha firmato un'autorizzazione per l'uccisione di due lupi in Alta Val Venosta".
Contestualmente, l’associazione annuncia un ricorso al Tar di Bolzano «per fermare questo ennesimo provvedimento che vuole rendere colpevoli i lupi per le mancate adozioni delle misure di prevenzione da parte degli allevatori».
«Il presidente Kompatscher, a un anno di distanza, continua ad accanirsi sui lupi sostenendo gli allevatori che non vogliono utilizzare i sistemi di prevenzione - dichiara Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici Lav - favorendo così la possibile violazione della Direttiva Habitat, le cui conseguenze ricadrebbero su tutti i cittadini italiani. La tutela dei lupi è prioritaria rispetto a quella degli allevatori bolzanini, già sufficientemente 'coccolati' dalla politica provinciale a suon di investimenti pubblici a fondo perduto, anche proprio per l'acquisto degli strumenti di prevenzione».
Sullo stesso fronte si è mossa anche l’Enpa, ente nazionale protezione animali, che chiede anche di «accedere al rapporto della forestale sulle presunte predazioni e al parere Ispra sull'uccisione dei due animali».
L'associazione osserva che, secondo l'ordinanza, «gli animali sarebbero stati coinvolti in episodi di predazione verificatisi nell'arco di ben due mesi. Un periodo di tempo, questo, che avrebbe dato modo ai proprietari degli animali allevati di predisporre adeguate contromisure per evitare il ripetersi delle presunte predazioni».
Per quanto riguarda l'Ispra, prosegue l'Enpa, «da quanto sappiamo non esprime valutazioni sul caso specifico, relativamente ad esempio ai metodi di prevenzione, e non dice che la Provincia di Bolzano può procedere con l'uccisione dei lupi. Ispra dice solo che quell'ordinanza è conforme alla legge ammazza-lupi approvata dalla Provincia stessa nel 2023. Il che sarebbe piuttosto singolare considerando che tale l'Istituto dovrebbe pronunciarsi su questioni ambientali e non giuridiche».
Secondo l'ente, insomma, «la vicenda è molto più oscura di quanto sostiene Kompatscher nella sua ordinanza», ma «le ordinanze di uccisione non sono e non possono mai essere una soluzione, ma sono esse stesse il problema: l'incapacità dell'uomo di convivere con lupi, orsi e più in generale con tutti gli animali selvatici".