«Adventure Awards Days», tre giorante a tutto outdoor
Gli «Adventure Awards Days», il festival internazionale dell’esplorazione, sono prima di tutto un’occasione per condividere una passione: per il viaggio, per la natura, per uno stile di vita diverso.
Tre giorni di esperienze da vivere, dal 20 al 22 aprile, con oltre 27 appuntamenti dedicati alla «cultura dell’outdoor» nel suo complesso, dai concerti agli incontri passando per le mostre fotografiche alle escursioni a piedi o in bicicletta, rigorosamente non agonistiche.
La base del festival sarà ad Arco, con il «village» allestito in piazzale Segantini con alcuni dei più famosi marchi dell’outdoor, ma l’evento sarà «diffuso» e coinvolgerà tutto il Garda Trentino.
Una manifestazione ricchissima di iniziative, presentata in conferenza stampa in municipio ad Arco alla presenza dell’assessore al turismo Marialuisa Tavernini, del presidente di «Garda Trentino spa» Marco Benedetti, degli organizzatori, Giovanni Toldo ed Eleonora Bujatti, del presidente della Sat di Arco Massimo Amistadi e di Andrea Berteotti, gestore del rifugio S.Pietro.
Testimonial dell’evento l’atleta disabile di Torbole Alessandro Avigliano e Dino Lanzaretti, quest’ultimo protagonista di 15 anni di viaggi estremi.
Sabato 21, alla sala cinema dell’Oratorio di Arco, uno degli appuntamenti clou della manifestazione, con «Foto di classe - Simone Moro raccontato da Emilio Previtali», nella quale saranno consegnati i premi 2018: la «barba dorata» per Best Adventurer a Simone Moro, uomo simbolo dell’avventura dell’anno e quella per Best Storyteller al climber e illustratore americano Jeremy Collins. Verrà premiata anche la donna simbolo dell’ambientalismo internazionale, l’etologa Jane Goodall, nota soprattutto per i suoi studi e per la lotta a difesa degli scimpanzé. A ritirare il premio per lei sarà presente Daniele De Donno, la presidente del Jane Goodall Institute Italia.
«L’ambiente unico del Garda Trentino rappresenta un perfetto connubio con la filosofia del festival, che richiama persone desiderose di evadere dalla vita quotidiana praticando sport all’aria aperta », ha sottolineato l’assessore Tavernini.
«Prima di tutto vogliamo promuovere la cultura dell’outdoor - hanno osservato gli organizzatori -. È un festival che ha due anime, quella del racconto, delle mostre e dei film e dall’altra quello dell’esperienza diretta». «Si tratta di un evento che promuove la qualità e rientra negli indirizzi decisi dal nostro cda», ha aggiunto Marco Benedetti.