Muro sfondato alla Würth Diversi attrezzi spariti
Da pochi mesi «Würth», marchio tedesco molto noto nel settore dell’utensilieria da lavoro, degli attrezzi e dell’accessoristica, ha aperto un proprio punto vendita a San Giorgio, andando almeno in parte a riempire spazi commerciali rimasti vuoti per anni all’interno del grande capannone «Skype», all’incrocio tra provinciale e via Sabbioni. L’inaugurazione nel novembre scorso col punto vendita a regime da qualche mese. Una buona notizia per gli appassionati, ma anche per i ladri specializzati in articoli di quel tipo, come dimostra il colpo andato a segno nella notte tra mercoledì e giovedì.
I ladri, probabilmente una banda formata da più persone (almeno un paio) sono riusciti a sfondare il muro di mattoni in cemento sul lato esterno del capannone. L’hanno letteralmente demolito a mazzate. Una volta dentro hanno prelevato indisturbati quello che stavano cercando: utensili da lavoro per professionisti, trapani, seghe elettriche, altri accessori di notevole valore. In tutto, almeno stando ad un primo conto, circa 20 mila euro di refurtiva.
Così come sono entrati i ladri se ne sono anche andati, senza lasciare molte tracce ma abbandonando sul posto un paio di attrezzi utilizzati per la demolizione. Su questi si stanno concentrando gli accertamenti della squadra scientifica dei Carabinieri, intervenuti allo «Skype» ieri mattina quando gli addetti alle vendite, una volta aperto il negozio, si sono accorti della voragine nel muro e del furto avvenuto.
L’ipotesi più credibile è che si tratti proprio di una banda organizzata per portare a termine furti di questo tipo. Quel tipo di refurtiva può essere utilizzata in diversi modi: prima di tutto per portare a termine altri furti utilizzando strumenti più appropriati, e poi ripiazzando sul mercato attrezzi che hanno un valore che può raggiungere anche qualche migliaio di euro. C’è chi li rivende online, chi li porta all’esterno rifornendo negozi compiacenti, chi cerca di rivenderli per proprio conto.