Castel Tenno, porte aperte ai residenti dopo 20 anni
L’idea è nata qualche mese fa, in occasione delle giornate del Fai che quest’anno avevano portato un gran numero di ospiti e visitatori nel borgo di Frapporta, cioè la borgata che sorge giusto sotto e attorno a Castel Tenno.
Tra le antiche case aggrappate dalla rupe che domina l’Alto Garda i motivi di interesse sono molteplici (dalla antica porta a sesto acuto fino alla chiesa romanica di San Lorenzo), ma è innegabile che la scena sia dominata proprio dal castello, che come tutti i veri manieri finora è risultato essere piuttosto inacessibile allo sguardo dei curiosi.
Castel Tenno è da sempre proprietà privata e appartiene, dalla fine degli anni Novanta, al magnate tedesco Klaus Zumwinkel, già ministro delle poste in Germania e da vent’anni geloso custode del maniero che “ospitò” anche il Piccinino poi in fuga dal Gattamelata.
A primavera nacque quindi l’idea di aprire anche le porte del castello e a farsi promotore di questo progetto è stato il sindaco reggente Giuliano Marocchi che ha avviato contatti direttamente con la proprietà.
In qualche rara occasione, anche negli anni scorsi, il maniero si era aperto ad eventi ristretti a poche persone invitate personalmente dalla famiglia Zumwinkel.
Questa volta si è andati oltre, aprendo il castello a tutti i residenti del Tennese interessati a visitarlo.
L’adesione è stata nutrita - 400 persone - e sia al mattino che al pomeriggio le famiglie di Tenno e frazioni non si sono fatte sfuggire la possibiltà di entrare nel castello percorrendo la rampa che sale proprio dall’ingresso di Frapporta.
La visita è stata possibile in piccoli gruppi da 25 persone, sempre accompagnati, con la possibilità di scattare anche qualche fotografia negli spazi esterni delle corti e dei giardini, ma non alle sale interne, rimaste «off limits».
La collaborazione tra amministrazione comunale e proprietà dura da anni e il sogno dei sindaci che si sono susseguiti in questi ultimi vent’anni è proprio quello di rendere più accessibile, ai residenti ma non solo, il simbolo stesso della comunità tennese. Quello di domenica, nei suoi limiti, è stato certamente un primo passo importante.