Grandi carnivori: tremila euro la taglia per chi ha sparato al lupo tra Nago e Torbole
«Siamo in attesa degli esiti ufficiali degli accertamenti, ma fino ad ora non è arrivato nulla da Padova - dice il sindaco Gianni Morandi - fino a quel momento non possiamo, come amministrazione, prendere una posizione ufficiale»
NAGO. Tremila euro per chiunque vorrà fornire informazioni sicure e decisive per individuare chi ha sparato al lupo trovato morto in valletta Santa Lucia, tra Nago e Torbole, alcuni giorni fa. Ad offrirli è Adriano Pellegrini, storica guida del Pan Eppa (Ente provinciale protezione animali) in Trentino ma anche Guardia zoofila.
Un'iniziativa, la sua, fatta a titolo personale: «Non ho voluto coinvolgere l'ente che rappresento - ci spiegava ieri - il mio è un tentativo che in passato, in situazioni simili, ha funzionato almeno in alcuni casi. Sono cinquant'anni che mi occupo di protezione degli animali e anche in questo caso desidero, spero, di ottenere una prova spendibile dal punto di vista giudiziario. In tal caso provvederò a presentare formale denuncia all'autorità giudiziaria contro chi ha sparato a quel lupo. Lo farò da pubblico ufficiale, se poi l'associazione vorrà costituirsi parte civile lo potrà fare autonomamente».
Adriano Pellegrini è infatti Guardia zoofila, figura che secondo la legge 189 del 2004 è considerata sia pubblico ufficiale che agente di polizia giudiziaria. Intanto da più parti si attendono i risultati dell'esame sulla carcassa del lupo che deve essere effettuato dagli esperti veterinari dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Tre Venezie a Padova: «Siamo in attesa degli esiti ufficiali degli accertamenti, ma fino ad ora non è arrivato nulla da Padova - diceva ieri il sindaco Gianni Morandi - fino a quel momento non possiamo, come amministrazione, prendere una posizione ufficiale».
Il responso degli esperti è essenziale per definire con certezza l'accaduto. In un primo momento si era pensato che il lupo fosse morto per avvelenamento, in un secondo momento per investimento vista la presenza di fratture, poi è emersa traccia di un colpo di fucile.