De Laurentis rilancia il campo da golf ma il sindaco Morandi frena: «Molti gli elementi da analizzare»
Il presidente dell’Alto Garda Golf per Nago-Torbole: «Una struttura importante per valorizzare il territorio e portare nuovi turisti». Il progetto, che prevede 18 buche affacciate sull’Alto Garda, vale 9,5 milioni di euro e non si ferma: è stato soltanto rielaborato alla luce dalla scoperta dei reperti storici
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NAGO-TORBOLE. I reperti della Grande guerra ritardano la realizzazione del campo da golf sulla terrazza delle Daine. Ma quei muri, quei percorsi delimitati dai reticolati e quei camminamenti non spariranno, ma verranno valorizzati perché entreranno a far parte del percorso delle 18 buche diventando così un elemento culturale e di testimonianza della storia locale. Il progetto del golf che si affaccia sull'Alto Garda, progetto da 9,5 milioni di euro Iva compresa, non si ferma: è stato soltanto rielaborato alla luce dalla scoperta dei reperti storici.
«Il nuovo progetto riadattato ed elaborato dall'architetto Leonardo Borzaga, presidente del Golf Trentino e del Golf Dolomiti di Sarnonico terrà necessariamente conto dei nuovi elementi emersi dopo il sopralluogo dell'aprile dello scorso anno con Trentino Marketing - spiega Roberto De Laurentis, presidente di "Alto Garda Golf Srl" - e comportano un leggero spostamento rispetto all'idea iniziale. Tutto questo tempo è trascorso fino alla settimana scorsa quando ci siamo ritrovati a ragionare con un altro disegno adesso molto più aderente alla salvaguardia di quelle tracce della storia. Che saranno valorizzate all'interno del percorso delle 18 buche».
«Andiamo avanti senza dubbio su questa linea - prosegue De Laurentis - perché avere un campo da golf qui significa alzare il livello della qualità della ricezione in chiave turistica. È atipico che un comprensorio come l'Alto Garda sia la zona che produce più pil in Trentino e che non abbia il golf tra l'altro utilizzabile tutto l'anno a differenza dei campi in quota che in inverno ovviamente sono chiusi. Sia chiaro che il golf non è la panacea però è sicuramente uno dei tanti tasselli delle proposte del territorio con vantaggi anche in ambito economico. Noi stiamo andando avanti con i tempi che purtroppo hanno queste cose: è passato un anno esatto tra verifiche effettuate dai beni culturali per le questioni legate ai reperti bellici e dai ragionamenti all'interno del gruppo Alto Garda Golf Srl».
All'entusiasmo (con la consapevolezza che sono necessari ulteriori studi in particolare per l'acqua) del presidente De Laurentis fa da contraltare la cautela del sindaco Gianni Morandi: «Non c'è ancora un progetto sul quale esprimere un parere o un'opinione. Siamo ancora in una fase di studio ed è presto per un commento visto che sono tante le cose da verificare, a partire dalle risorse idriche per mantenere un campo da golf alla viabilità con quello che consegue ad una struttura di questo tipo. Sulla base delle informazioni che arriveranno da Alto Garda Golf Srl poi apriremo un ragionamento».
Dunque i tempi per arrivare ad un ok definitivo del progetto esecutivo non sono immediati. Ma non per questo De Laurentis si perde d'animo: «Le nostre risorse attualmente sono limitate al fatto di avere intuizione per realizzare un campo d golf non per gli appassionati locali ma anche per i turisti. Con l'occasione verrebbe spazzata via tutta quella gigantesca porcheria di pietre e di processionaria con alberi che con il territorio non hanno nulla a che spartire».
Per quanto riguarda i finanziamenti l'ipotesi di fondo non è cambiata: «La logica - conferma il presidente dell'Alto Garda Golf - è quella che ci sia evidentemente un intervento di Trentino Marketing. Poi la politica ancora un paio di anni fa si era presa l'impegno di sostenere una parte sostanziosa dell'investimento (si va dal 40 al 45%) e quindi l'Apt Garda Dolomiti sarà chiamata a fare la sua parte di investimento mettendo una piccola quota di quello che ogni anno introita.
Sul campo da golf già nell'ottobre 2021 il consigliere provinciale dei 5Stelle Alex Marini aveva presentato un'interrogazione per chiedere informazioni sul progetto e sulla compatibilità o meno con le previsioni del Piano urbanistico provinciale. All'interrogazione non è mai stata data risposta.