Il bagno nel laghetto del Vajolet la foto dell'Associazione Rifugi scatena la polemica Facebook
Bufera Facebook sull’Associazione Rifugi del Trentino: quando si pubblicano notizie in rete, ormai, si deve tenere conto anche della polemica - a tratti violenta - dei commenti. E’ quanto accaduto oggi all’associazioned ei rifugisti che ha pubblicato questa immagine: due turisti che fanno il bagno nella pozza davanti al Rifugio Re Alberto alle Torri del Vajolet.
L’intento era parlare del caldo. Scrive a l’Associaione: «L’estate addosso.....diceva una canzone di Jovanotti. Oggi è una delle giornate più calde nel cuore bellissimo, delle Dolomites UNESCO che compiono 10 anni. Quale modo migliore per festeggiare il mare primordiale ed i suoi atolli?!
Val di Fassa Visit Trentino I Rifugi del Catinaccio - Die Schutzhütten im Rosengarten — presso Rifugio Re Alberto I alle Torri del Vajolet - Gartlhütte Rosengarten».
Apriti cielo: più di 100 commenti, dagli insulti alla critica. Come quello (costruttivo) di Federico Clappa: «non è proprio una bella pubblicità vedere persone che si fanno il bagno a 2500 mt... mica siamo a Rimini... e subito altri si accodanop, come Matteo Fenza: «concordo! Pessimo spettacolo. Vadano in riviera Romagnola se vogliono andare a fare il bagno! Non è posto per loro!»
L’Associaizone ha provato a ribattere: «Ci siamo gestiti settimane di comunicazione doverosa con i rifugi seppelliti dalla neve tardiva. Se lei consente questa era per noi un’immagine per opposto
gioiosa scattata dal rifugio che mostrava il caldo, il sole tant’è che la gente ha osato bagnarsi nella pozza antistante il rifugio. Altro non voleva essere... veniva naturale farlo!»
Ma la polemica è continuato, anche tirando in ballo episodi del passato. Come fa Cristina Conci: «Lago Antermoia pure , viene assalito con bagni e doccia schiuma .. ho litigato con uno ma quando la gente al posto del.cervello ha il nulla sono solo parole al vento
»... Con l’associazione che replica: «Il lago d’Antermoia è in pieno disgelo, ieri si sono comunque tuffati, nessuno certamente si è lavato. Se è successo in passato certamente è la responsabilità di un singolo e non l’abitudine di chi frequenta quel luogo incantato».
Un centinaio di commenti, botta e rispsta dura, fino all’ecumenico commento finale dei gestori della pagina: «Buongiorno a tutti! Raccogliamo con interesse i vostri commenti. Queste foto sono state scattate ieri da chi gestisce il rifugio e l unico messaggio che volevamo dare era il CALDO in quota che tanto era che la gente ieri si è messa nell’acqua. Quella è una pozza di disgelo che tra due settimane probabilmente non c’è più, dipende solo dal disgelo. È inusuale esista. Detto questo
abbiamo primario rispetto di quel luogo ed ambiente e tutto questo leggerne o dedurne il contrario nasce da interpretazioni totalmente frontali di chi guarda un’immagine senza conoscere la realtà. Siamo gli ultimi ad aver bisogno di oltraggiare la montagna o il mondo dei nostri rifugi. Lo fanno molto
Di più quelli che la giudicano dall’esterno senza viverla. Ieri nessuno si lavava nel lago che tale non è. C’era solo così caldo da potersi bagnare».
Finita? No... i commenti continuano, e a quanto pare si andrà avanti per giorni...