Dispersi, da domani previste ispezioni con squadre di terra e cani da catastrofe sull'area del crollo
L'annuncio da Canazei di Maurizio Dellantonio, presidente del Corpo nazionale del soccorso alpino: si studia un intervento sul ghiacciaio per cercare di trovare segni e resti invisibili ai droni, saranno impiegati una quindicina di operatori scelti, insieme alle unità cinofile, con una serie di precauzioni per la sicurezza in un punto ancora esposto a rischi di instabilità. Questa mattina individuati alcuni indumenti
RICERCHE Dispersi, riprendono i sorvoli ma c'è l'incognita maltempo
LA VALANGA Fra i dispersi Davide Carnielli di Fornace e Liliana Bertoldi di Levico
CANAZEI. Da domani, 6 luglio, o al massimo dopodomani il Soccorso alpino tenterà l'ispezione del ghiacciaio della Marmolada "vista-udito" con specialisti delle ricerche e con unità cinofile.
Lo ha riferito il presidente del Corpo nazionale del soccorso alpino, Maurizio Dellantonio.
"La cosa che vorrei fare - ha precisato Dellantonio - guardando bene il tempo ma anche le temperature dei prossimi giorni, è un intervento congiunto con tutte le forze che abbiamo in campo: fare dal limite del ghiacciaio in giù un intervento anche con l'utilizzo dei cani, per vedere se se riusciamo a trovare qualcosa che con i droni è impossibile scovare".
Secondo Dellantonio in zona dovranno agire "al massimo quindici persone, divise in due; una farà un ramo della valanga e una farà l'altro, con il Col del Bois in mezzo, e metteremo una serie di vedette. Ci saranno tutte le vie di fuga se ci fosse necessario per qualche piccolo crollo, con il massimo attenzionamento. Insomma tutti saranno ben informati di quello che devono fare e prendiamo le persone migliori. Ovviamente dovrò confrontarmi anche con il capo della Protezione civile e con gli altri a capo delle forze armate forze di polizia presenti", ha concluso.
Al momento, salvo sospensioni temproanee per maltempo, le ricerche proseguono con luso di droni, sull'area del tragico crollo.
In caso di avvistamenti dall'alto, si procede con l'invio sul posto per via aerea del personale che viene calato dall'elicottero solo per il tempo strettamente necessario al recupero, perché il fronte di ghiaccio residuo non è ritenuto del tutto stabile.
Oggi, 5 luglio, alcuni indumenti, non si sa se riconducibili alle vittime a o a reperti precedenti, sono stati individuati nel corso delle ispezioni con droni. Lo ha riferito ai giornalisti Fausto Zambelli, assistente di volo del nucleo elicotteri della Provincia di Trento: "Si vedrà ora se e come recuperare questi reperti, e se questo significhi che vi sono delle vittime o se appartengono a escursioni storiche precedenti", ha precisato.
Stamattina una riunione di coordinamento tra tutte le forze coinvolte nella gestione dell’emergenza, per valutare le procedure di intervento.
La Marmolada rimane vietata all'accesso, sia in territorio trentino sia sul versante bellunese, come previsto da ordinanze dei Comuni di Canazei e di Rocca Pietore.