Soccorso alpino, 4 interventi nel Bellunese. Recuperato anche uno scialpinista di 38 anni trentino
L’uomo si è fatto male sulla Forca Rossa ed è stato portato con l’elicottero all’ospedale Santa Chiara. A rendere difficili le operazioni la nebbia
BELLUNO. Quattro scialpinisti sono stati recuperati oggi sulle montagne bellunesi per altrettanti infortuni, con la nebbia che ha ostacolato l'avvicinamento degli elicotteri. Attorno a mezzogiorno l'eliambulanza di Trento è volata a Falcade (Belluno), sulla Forca Rossa, dove uno scialpinista trentino di 38 anni aveva riportato un trauma al ginocchio. Imbarcato assieme alla compagna, l'uomo è stato trasportato all'ospedale di Trento.
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata quindi trasportata in quota a Mondeval dall'elicottero dell'Air service center, dove ha raggiunto uno scialpinista 50enne di Scorzè (Venezia) e gli ha prestato le prime cure a seguito di una possibile distorsione al ginocchio. L'uomo è stato poi accompagnato all'ospedale di Cortina.
Allertate alle 13.30, le squadre del Soccorso alpino dell'Alpago sono partite con sci e toboga da Pian de le Stele, in direzione di Forcella Cornor, dove scendendo con una comitiva di sciatori una 56enne di Vittorio Veneto (Treviso) aveva messo male una gamba, con conseguente sospetto trauma al ginocchio.
Vani i tentativi di avvicinamento da parte dell'elicottero di Treviso emergenza e del Friuli Venezia Giulia, bloccati dalla nebbia, c'è riuscita l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore che, individuato il punto, ha trovato uno spiazzo dove atterrare a 1.800 metri di quota. È residente a Praga l'ultimo scialpinista in difficoltà.
L'uomo, che a seguito di una caduta si era fatto male a una spalla alla fine della Val Fonda sul Monte Cristallo, è stato inizialmente aiutato da una squadra del Soccorso alpino di Cortina, trasportata a bordo dell'elicottero dell'Air service center, e poi recuperato con un verricello dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Pieve di Cadore.