Due alpinisti hanno perso la vita sulla Marmolada: sono precipitati dalla parete sud, recuperate le salme
L'allarme lanciato dalla moglie di una delle vittime, entrambe residenti in provincia di Treviso. In azione sul ghiacciaio l'elicottero del Soccorso alpino bellunese: i corpi esanimi rinvenuti oggi all'alba sui ghiaioni alla base della parete, la caduta forse è avvenuta già nei primi tiri di corda
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BELLUNO. Due alpinisti italiani hanno perso la vita dopo essere precipitati, ieri, dalla parete sud della Marmolada (foto), dove stavano scalando la Via Don Chisciotte.
Questa mattina, 4 settembre, le operazioni per il recupero delle salme.
L'allarme è tato dato dalla moglie di uno di loro, che non lo ha visto rientrare ieri sera, subito sono scattate le ricerche a cura del Soccorso alpino. Al momento non sono note le cause del tragico incidente.
I due alpinisti erano residenti in provincia di Treviso, nel comune di Asolo.
Le perlustrazioni nell'area, cominciate ieri sera e interrotte per l'oscurità, sono state svolte dal Soccorso alpino con l'elicottero "Falco 2", gestito dal Suem dell'azienda sanitaria bellunese Ulss Dolomiti e di Dolomiti Emergency. In un primo momento erano state individuate le auto dei due escursionisti, in un parcheggio, a testimonianza del mancato rientro.
Il Soccorso alpino della Val Pettorina era stato attivato ieri sera verso le 23.20 dalla Centrale del Suem 118, allertata dalla moglie di uno dei due, a cui aveva mandato un messaggio senza ricevere risposta attorno alle 14.00.
Ritrovate le macchine, una parcheggiata a Malga Ciapela da dove erano saliti al rifugio Falier, e una al passo Fedaia, dove sarebbero arrivati scendendo dal ghiacciaio una volta completata la via, i soccorritori sono saliti fino a Malga Ombretta, a sud e lungo il ghiaccio sul versante nord, per vedere se i due scalatori fossero in ritardo, ma senza successo.
Alle 5.30 di stamani una squadra è salita al Rifugio Falier per osservare la parete con il binocolo, senza vederli. Da Belluno è quindi decollato Falco 2, che si è diretto subito sui ghiaioni alla base della parete, rinvenendo i corpi esanimi.
Constatato il decesso, le salme sono state recuperate e trasportate alla cella mortuaria di Rocca Pietore (Belluno). Dalle prime ricostruzioni, i due alpinisti, che erano partiti ieri alle 4.30 dal rifugio Falier per attaccare la via, potrebbero essere precipitati già sui primi tiri.