Dolomiti / Allarme

Doppia valanga sopra passo Cibiana: cinque scialpinisti tirati fuori dalla neve

È accaduto questa mattina, domenica 2 marzo, nella zona del valico dolomitico in provincia di Belluno, dove poi è caduta una seconda valanga e ora procedono le ricognizioni con l'elicottero e la bonifica della massa nevosa. Tre gli escursionisti ricoverati in ospedale, a Belluno e a Pieve di Cadore

BELLUNO - Due valanghe si sono staccate stamane, domenica 2 marzo, verso le 10, in due diversi punti nella zona sopra passo Cibiana (Belluno), coinvolgendo diversi gruppi di scialpinisti. Alcune persone sono state estratte vive dalla massa nevosa: al lavoro molti soccorritori, con due unità cinofile e l'elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore.

Gli escursionisti portati in salvo dai soccorritori avrebbero riportato traumi non gravi. Uno di loro, secondo le prime informazioni, è stato ricoverato all'ospedale di Pieve di Cadore

Passo Cibiana è un valico dolomitico del Bellunese, a quota 1.500, che collega la Val di Zoldo con la valle del Boite (Cadore). È sovrastato fra l'altro dal monte Rite (quota 2.183) dove è situato l'omonimo forte con il Messner Mountain Museum Dolomites.

Il Soccorso alpino bellunese spiega che il primo distacco è avvenuto sugli Sfornioi, dove c'erano due gruppi di 4 persone ciascuno. In questo caso tre persone erano finite sotto la neve e sono state estratte, una aveva un grave trauma alla gamba ed è stata portata all'ospedale di Belluno.

Sulla valanga è stata trasportata da Falco una seconda unità cinofila, oltre a quella dell'equipaggio e dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza, per provvedere alla bonifica.

Durante le operazioni è scattato un secondo allarme per un'altra valanga, presso Forcella Ciavazole, anche qui c'erano molti scialpinisti. Due di loro sono stati travolti dalla neve e poii estratti dai soccorritori: uno era incolume, l'altro aveva subito dei traumi.

Le azioni hanno visto all'opera personale del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e dai colleghi della Guardia di finanza.

Risulta dai bollettini ufficiali che in ospedale a Pieve di Cadore vi sia un uomo di 53 anni di Bellun, una donna di 34 anni residente in provincia di Belluno è stata elitrasportata al San Martino, nel capoluogo.

In seguito alla seconda valanga, un uomo di 45 anni, residente in provincia di Belluno, è stato elitrasportato in codice 2 all’ospedale San Martino.

IL LUOGO

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Ieri una valanga è caduta anche a Sella Nevea, nel vicino Friuli, nel primo pomeriggio sotto gli impianti d'arrivo del Funifor. Nessuna persona è rimasta sepolta. A notare la valanga sono stati alcuni impiegati della stessa funivia. Una prima bonifica è stata condotta da due tecnici del Soccorso Alpino con gli apparecchi Artva. Successivamente è stata effettuata un'ulteriore bonifica, dal momento che erano evidenti alcune scie che attraversavano la valanga.

Sono stati portati in quota, con l'impiego dell'elicottero, personale della stazione di Cave del Predil del Soccorso alpino e della Guardia di finanza - una decina di persone - e due unità cinofile.

L'area della valanga, distaccatasi tra quota 2000 e quota 1700 con un fronte tra i cinquanta e i cento metri, è stata bonificata dall'elicottero anche con il sistema Recco e poi con le sonde dei soccorritori nella zona di accumulo, formatasi 300 metri più sotto, oltre due balze di roccia.

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