Lozzer lascia l'Apt, Degodenz l'Itap
Si candida con il Patt alle prossime elezioni provinciali del 27 ottobre e quindi ha deciso di dimettersi dalla carica di vicepresidente dell'Apt di Fiemme. Una decisione sofferta quella di Graziano Lozzer, che, con una lettera consegnata venerdì scorso al presidente Piero Degodenz (lui pure candidato con l'Upt) ed indirizzata a tutti i consiglieri del cda, ha annunciato di voler lasciare l'incarico
Si candida con il Patt alle prossime elezioni provinciali del 27 ottobre e quindi ha deciso di dimettersi dalla carica di vicepresidente dell'Apt di Fiemme. Una decisione sofferta quella di Graziano Lozzer, che, con una lettera consegnata venerdì scorso al presidente Piero Degodenz (lui pure candidato con l'Upt) ed indirizzata a tutti i consiglieri del cda, ha annunciato di voler lasciare l'incarico. «Da sempre» scrive «ogni mio impegno assunto, sia imprenditoriale che politico, mi ha visto anteporre il bene delle realtà nelle quali mi sono trovato ad operare a mie personali ambizioni di ruolo. Per questo motivo, la mia coscienza mi porta, coerentemente con quanto fatto lo scorso maggio 2012 quando decisi di non ricandidare alla guida dell'associazione agriturismo, in vista di un possibile impegno politico, a rassegnare le mie dimissioni da vicepresidente e di conseguenza da ogni ruolo in seno al consiglio di amministrazione del'Apt. Una decisione »scrive ancora Lozzer «che personalmente ritengo essere eticamente e moralmente corretta nei confronti del'Azienda, del consiglio, del personale e di tutte le realtà che vi fanno parte, al fine di tenere ben distinta la passione politica che mi anima in questa nuova avventura». Lozzer ribadisce di essersi «sempre trovato in perfetta sintonia con le linee strategiche del consiglio», ringraziando tutti per aver avuto «un'occasione di grande crescita individuale e professionale» e confermando comunque «la più ampia e totale disponibilità per qualsiasi forma di collaborazione futura». Graziano Lozzer, attualmente anche sindaco di Valfloriana e già impegnato da tempo in incontri sul territorio trentino, si presenterà ufficialmente agli elettori della valle di Fiemme il prossimo 30 settembre alle 20.30, presso la Sala Bavarese del teatro comunale di Tesero. «Mi dispiace per queste sue dimissioni» commenta Piero Degodenz «non le capisco, anche se mi rendo conto che così Lozzer si sentirà più libero». Degodenz, invece, non lascerà la presidente dell'Apt. «Le avrei date volentieri anch'io, ma non lo posso fare, a differenza di Lozzer, per non lasciare sguarnito il cda, anche in considerazione del fatto che siamo in scadenza il prossimo 31 dicembre e che avevo già comunicato che non mi sarei ricandidato». Degodenz, al contrario, essendo candidato dell'Upt, s'è dimesso da ogni incarico in Trentino Sviluppo spa (la holding di partecipazioni della Provincia, ndr). Sia dal ruolo di vicepresidente che da consigliere, «anche se» dice «senza deleghe probabilmente sarei potuto rimanere nel cda». S'è pure dimesso da amministratore delegato di Itap spa, la società di Incremento turistico dell'alpe di Pampeago, di cui resta impiegato-direttore. Degodenz è stato l'anima del Comitato organizzatore dei mondiali di sci nordico 2013 in val di Fiemme e ha alle spalle una lunga militanza politico-amministrativa. Divenne consigliere comunale a Tesero per la prima volta nel 1985, in piena emergenza all'indomani della tragedia di Stava. Solo nella primavera 2012 (dopo che due anni prima era stato rieletto risultando tra i più votati) aveva abbandonato il ruolo di consigliere di minoranza a Tesero, per dedicare tutte le energie all'Apt e all'organizzazione dei mondiali di sci. Alle elezioni del prossimo 27 ottobre se la vedrà, in casa Upt, con l'uomo forte in valle, Mauro Gillmozzi , assessore uscente. «Spero che la corsa assieme funzioni» dice Degodenz «sicuramente Mauro si è chiuso una porticina a favore mio. Ma credo che la corsa di entrambi servirà a tutto il partito. Siamo due figure diverse, la mia più legata al mondo del volontariato, dello sport e dell'imprenditoria». M. F. e Do. S.