Cavalese, c'è anche Rizzoli
Sembrava che la partita, per le prossime elezioni comunali di Cavalese, si giocasse tra le liste (tre, ispirate all’Upt) che si schiereranno al fianco del sindaco uscente Silvano Welponer e quelle che saranno in campo a sostegno dello sfidante Beppe Pontrelli. E invece, proprio in questi giorni che precedono la presentazione ufficiale delle liste (da depositare entro martedì 7 aprile), è venuto alla ribalta un terzo incomodo, nella persona di Mario Rizzoli, personaggio molto conosciuto in paese e in valle, di professione geometra, per molti anni in passato amministratore comunale (quattro legislature dal 1996, con gli ex sindaci Mauro Gilmozzi e Walter Cappelletto), rieletto nel 2010 anche se, dopo poco tempo, aveva lasciato la carica di consigliere, optando per l’assemblea della Comunità dove, da un paio d’anni, è diventato assessore.
Rizzoli guiderà una lista targata Patt, deciso a chiedere la fiducia dei cittadini per recitare un ruolo di primo piano all’interno della futura amministrazione. «Mi rendo conto - dice - di dovermi misurare con due blocchi molto forti, ma siamo un gruppo di diciotto candidati, con molti giovani, che vogliono presentare le loro idee e le loro proposte e soprattutto lavorare per il paese, al di là delle contrapposizioni politiche che hanno accompagnato, specialmente in questi ultimi mesi, la consiliatura che si sta chiudendo».
Una sola lista dunque, stretta tra i due schieramenti di maggiore consistenza numerica ma che potrebbe davvero dire la sua, anche alla luce dell’esperienza maturata da Rizzoli in questi ultimi decenni. Rimaneva da chiarire la posizione ufficiale del partito, visto che qualche settimana fa era stato annunciato pieno sostegno a Silvano Welponer.
«Purtroppo - dice il consigliere provinciale Graziano Lozzer - dagli incontri effettuati in queste ultime settimane per verificare le condizioni minime necessarie affinché il Patt potesse affrontare l’appuntamento elettorale, non è emersa una reale volontà di coinvolgere il Patt nelle scelte e nell’indirizzo di governo del Comune, valorizzando adeguatamente il suo peso politico. In sostanza, abbiamo chiesto pari dignità, anche in considerazione del fatto che il Patt in valle è cresciuto dal 4 al 16 per cento. Ma ciò non è avvenuto".