Tesero, casa di riposo
La nuova casa di riposo di Tesero sembra vedere la fine del lungo iter burocratico che si prolunga da più di quindici anni. La struttura potrebbe essere resa operativa nell’estate del 2016, dopo i lavori che durano dal lontano 2000. Nel nuovo centro d’accoglienza sarà possibile ospitare gli anziani iscritti alla lista dell’unità valutativa multidisciplinare (Uvm) fino a un massimo di 80 ospiti, cioè uno in più rispetto a quelli che accoglie la struttura attuale.
«La normativa provinciale fissa il numero del personale assistenziale a un addetto per ogni 2, 3 ospiti - spiega il direttore Luca Nicolelli - per questo motivo non era possibile pensare a una struttura capace di ospitare un numero più alto di utenti».
Attualmente la casa di riposo di Tesero conta già in organico più personale di quello previsto, per garantire un servizio più attento alle esigenze di ospiti che negli ultimi anni presentano problematiche sempre più gravi. Per coprire i costi aggiuntivi è stata chiesta e ottenuta la collaborazione dei famigliari, determinando così l’aumento della retta giornaliera e l’onere per le famiglie.
Le camere della nuova struttura sono ventiquattro singole e ventotto doppie. L’arredamento sarà completato, come previsto dai parametri del relativo bando europeo, entro la fine di dicembre, mentre è già stato pubblicato il bando per l’arredo degli spazi comuni, con scadenza in gennaio.
Tutto fa sperare che la struttura venga completata entro luglio 2016 e che già nella prossima estate si potrà procedere con il trasloco. L’iter di realizzazione della nuova struttura è stato interamente seguito dagli uffici di Tesero e dal direttore Luca Nicolelli che contemporaneamente hanno continuato a occuparsi dei lavori di messa a norma della sede attuale, senza aumentare l’apparato amministrativo.
«Credo - afferma il presidente del consiglio di amministrazione, Diego Canal - che i cittadini della valle di Fiemme possano essere orgogliosi della loro casa di riposo e spero che si attivino al fine di mantenere la struttura ben salda al loro territorio».
L’appello di Canal non è spassionato, perché dopo aver superato gli ostacoli di innumerevoli cavilli burocratici, ricorsi vari e concordati preventivi, la festa d’inaugurazione rischia di essere rovinata da una riforma che la Provincia sta varando in questi giorni. In particolare l’assessore alla sanità, Luca Zeni, ha proposto di accorpare tutte le 49 strutture della provincia ed i loro 4000 dipendenti in un’unica Apsp. L’obiettivo è risparmiare dai 7 ai 15 milioni di euro, cifra molto approssimativa e poco realistica, visto che il costo complessivo attuale di tutte le case di riposo si aggira intorno ai 130 milioni, l’80% dei quali destinati al personale assistenziale.
«Attualmente il sistema assistenziale esistente in Provincia di Trento è preso a riferimento da tutto il territorio nazionale in quanto efficiente e soprattutto attento ai bisogni degli utenti - ribadisce il direttore di Tesero -, la riforma accentratrice, così come pensata dalla maggioranza provinciale, toglie alle singole strutture ogni possibilità di autogestione e omologa il servizio non tenendo conto delle differenti esigenze locali e personali, a scapito della qualità di vita degli ospiti. Io non riesco neanche a immaginare - conclude il direttore - a come si potrà continuare a parlare di rapporto umano e della cura alla persona quando gli ospiti diventeranno numeri».