Addio alla Dieci Giorni Equestre
Doveva essere solo la pausa di un anno ed invece la "Dieci Giorni Equestre" entra nell'album dei ricordi. Uno dei concorsi equestri più importanti d'Italia non si farà più. La conferma arriva dal presidente del Comitato Organizzatore Renato Dellagiacoma, che è anche presidente dell’Apt di Fiemme, ha annunciato, seppure a malincuore, che la manifestazione è definitivamente cancellata dal palinsesto delle iniziative dell’estate. Motivo? «Il solito» dice Dellagiacoma, «vale a dire la mancanza di risorse sufficienti a sostenete le spese. Il paese sembra addormentato e senza più motivazioni, anche da parte degli operatori turistici, il Comune fa quello che può, garantendo il suo sostegno soprattutto per la gestione di determinati servizi, la Provincia si è praticamente defilata o quasi. Avevamo proposto anche di programmare l’evento ogni due anni, chiedendo un contributo di 65.000 euro, ma la risposta è stata negativa, con l’Assessorato al Turismo che ce ne avrebbe garantito soltanto 26.000, cifra del tutto inadeguata all’impegno, meno della metà di quella che serviva. E così abbiamo dovuto prendere una decisione sofferta ma inevitabile. Un peccato per Predazzo e per Fiemme, ma, in queste condizioni, è impossibile continuare». Il paese si chiede adesso che cosa succederà del campo di equitazione e già in Comune si parla della prospettiva di realizzare su quell’area un laghetto ed una zona lido per la stagione estiva, del tipo di quelli creati in alcune località dell’Alto Adige. A Predazzo sono stati protagonisti i nomi più prestigiosi del panorama ippico italiano, come i fratelli Raimondo e Piero d’Inzeo, Graziano Mancinelli, Vittorio Orlandi, Roberto Arioldi, Nelly Mancinelli, tanto per ricordarne alcuni dei più celebri, che qui hanno offerto indimenticabili momenti di classe e di spettacolo.