Per il sindaco di Pozza brutta figura a «Striscia»
«Non sa» della pista pericolosa, poi in fallo sulla sicurezza dell’hotel
Una colossale figuraccia, quella del sindaco di Pozza di Fassa Giulio Florian ieri sera nella puntata di «Striscia la Notizia» andata in onda su Canale 5 alle 21 e seguita da milioni di italiani (6 milioni è la media certificata del programma).
L’inviato Moreno Morello si occupava infatti dello strano caso di una pista da sci della Val San Nicolò che attraversa la strada di accesso ad un agritur, impedendo di fatto ai clienti di accedere all’azienda.
La vicenda è già nota ed è stata al centro di ingiunzioni e ricorsi: il proprietario della baita, dopo aver ottenuto di renderla residenziale e poi agritur, ha ottenuto due volte dal Ministero dei Trasporti una ingiunzione al Comune e alla società, affinché la strada venisse resa transitabile (se ne occupò anche una interrogazione provinciale del consigliere Claudio Civettini).
Ma anche quest’inverno la striscia di neve che serve agli sciatori per tornare a valle dal Buffaure è lì, come niente fosse. Morello aveva dedicato un servizio lo scorso 3 gennaio, chiedendo alla Provincia ed al Comune di intervenire. Poi è tornato per vedere se le cose sono cambiate e ieri è andata in onda la seconda parte. Da vergogna.
L’inviato di «Striscia» ha mostrato come la pista di rientro degli sciatori corra lungo un rialzo a lato della strada, senza alcuna separazione: né paletti, né reti né segnali. «Quindi se uno sciatore cade - ha spiegato al vasto pubblico italiano Moreno Morello - va a finire dritto sul cofano delle auto in transito».
Ospite poi dell’albergo di Florian, Morello ha rivolto la domanda a bruciapelo: «Signor sindaco, ma lei lo sa di questa cosa?» Florian ha fatto la faccia di uno che cade dalle nuvole: «No, non lo so» ha detto candidamente. Ma l’inviato di Striscia gli ha tirato una bella legnata: «Ma come, lei che è sindaco ed anche consigliere della società degli impianti, mi viene a dire che non ne sa niente?»
Sembrava finita lì. Ma Moreno Morello è andato avanti nel parlare di sicurezza dei turisti ispezionando l’hotel e le sue porte antincendio. Che però hanno un difetto: non si chiudono, sono sempre spalancate, perché la moquette impedisce di scorrere bene.
Anche qui il sindaco ha fatto la faccia da agnellino, con la suo fianco Pietro Degiampietro dell’Ufficio Tecnico comunale. Morale? «Ma qui gli enti preposti non dovrebbero vigilare? La Provincia Autonoma di Trento non controlla?» ha scandito Morello.
Una bella domanda. Risposte, per ora, nessuna. Ma certo una colossale figuraccia per il Trentino turistico e per il suo amministratore fassano. Guarda il VIDEO