Maltratta la moglie davanti ai figli, allontanato di casa
I maltrattamenti non accadono solo in famiglie in stato di disagio sociale o economico
I maltrattamenti non accadono solo in famiglie in stato di disagio sociale o economico. Sono purtroppo tanti i casi che vengono catalogati come «violenza di genere», che riguardano donne picchiate ed offese da mariti e da compagni, in un contesto diametralmente opposto a quello di degrado. Botte che accadono all’interno del contesto familiare, anche alla presenza dei figli. Un caso, che ha poi portato la coppia alla definitiva separazione, è avvenuto in val di Fassa.
Nei guai con l’accusa di maltrattamenti familiari è finito un albergatore che più di una volta avrebbe alzato le mani contro la moglie. Referti medici del pronto soccorso testimoniano la violenza domestica. C’erano poi le minacce e le offese, con scenate di gelosia che avevano l’apice quando l’uomo beveva un bicchiere di troppo. La moglie ha dapprima taciuto, forse per preservare la tranquillità familiare e tutelare i figli da possibili traumi da separazione.
Ma la resistenza in questi casi non paga: la donna ha capito che la soluzione era chiedere aiuto e si è rivolta ai carabinieri. Era l’estate scorsa. Poche settimane dopo, l’uomo è stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. La misura è stata revocata con la definitiva separazione della coppia.
In Valsugana i carabinieri hanno raccolto tre denunce di violenza familiare in poche settimane. «Esiste uno strumento efficace come l’ammonimento - viene evidenziato dall’Arma - Ogni stazione dei carabinieri è in grado, in ogni momento, di fornire un qualificato supporto per la redazione dei pochi atti sufficienti a porre, in poche decine di giorni, efficace rimedio a condotte sottotraccia che durano da mesi, se non anni».