Fiemme e Fassa, allevatori contro i lupi «La Provincia intervenga urgentemente»
Riunione urgente a Predazzo
In assoluta segretezza, con l'esclusione (del tutto incomprensibile) dei media si è tenuta giovedì mattina, alle 9.30, nell'aula magna del municipio di Predazzo, una riunione indetta dal presidente della Comunità Territoriale Giovanni Zanon e dalla sindaco di Predazzo Maria Bosin, sulla situazione, sempre più complicata, legata alla presenza del lupo anche sui territori di Fiemme e Fassa, molto più pericolosa di quella dell'orso. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, con attacchi ai greggi, uccisione di animali domestici e danni alle colture. Una situazione che deve essere messa sotto controllo, come hanno esplicitamente chiesto gli amministratori provinciali dell'Alto Adige, presidente Kompatscher in testa, sceso in campo personalmente in difesa del comparto agricolo e zootecnico del Sudtirolo.
All'incontro di Predazzo, che, nelle intenzioni dei promotori, doveva essere rigorosamente a porte chiuse (anche se poi in effetti non è stato così) hanno partecipato i sindaci di Fiemme e Fassa, i contadini e gli allevatori delle due valli e delle zone limitrofe, la Magnifica Comunità di Fiemme, per altro inspiegabilmente non coinvolta in modo diretto, come sarebbe stato opportuno, ma solamente invitata all'incontro come gli altri enti e le varie categorie.
Per la Federazione Provinciale Allevatori, era presente il presidente Mauro Fezzi. L'importanza del problema è stato ribadito con forza dai presenti, che hanno alla fine convenuto sulla necessità di predisporre un ordine del giorno da inviare poi alla Provincia di Trento perchè si faccia qualche cosa di serio e di concreto per controllare e possibilmente contenere un fenomeno che ha messo in allarme (e non da oggi) gli allevatori.
Dal canto suo, come confermato dallo Scario Giacomo Boninsegna, che non aveva potuto intervenire alla riunione perché impegnato altrove per una pratica importate (rappresentato da Alberto Volcan, Regolano di Tesero) e che ieri si è dichiarato del tutto favorevole alla presa di posizione di Bolzano, la Magnifica Comunità di Fiemme, la quale ha già chiesto la relativa documentazione alla Provincia altoatesina, preparerà a sua volta sul problema un documento specifico, tenuto conto dei grandi pascoli e delle numerose malghe distribuite sul territorio di proprietà.
Nella convinzione che è ora e tempo di decidere il da farsi, prima che la situazione possa degenerare in modo irreversibile.