«Provincia Autonoma Ladina»
Clamorosa votazione, sabato 39 settembre in consiglio comunale, convocato insolitamente di sabato sera: il Comune di Canazei chiede la nascita della «Provincia Autonoma Ladina» e non solo lo auspica, ma ha già approvato - senza le minoranze che hanno lasciato l’aula esterrefatte - lo Statuto della nuova Regione.
I lavori sembravano andare sull’ordinaria amministrazione, con votazioni sul gemellaggio con Portofino ed altre incombenze.
Poi a tarda sera, all’interno dell’ultimo punto, ecco il clamoroso atto: «la giunta comunale ha proposto al Consiglio, al fine di discuterne, modificarne il testo e arrivare ad una approvazione, una bozza di modifica dello statuto di riunificazione del ladini del Sella (proposta nei mesi scorsi dalla Lia di Comuns ladins e in discussione tra i comuni interessati) che prevede la richiesta di individuare il gruppo linguistico di minoranza ladina come comprendente i 19 comuni ladini attorno al gruppo del Sella (come individuati dalla Lia di Comuns Ladins in prima stesura del documento) disconoscere altri gruppi di minoranza non rispondenti a questi requisiti storici e richiedere agli organi statali competenti di unificare tali comuni - anche sulla scia della richiesta di migrazione del comune di Sappada dalla regione Veneto al Friuli - in una provincia autonoma del Trentino Alto Adige, che essa sia una Provincia Autonoma Ladina, o che confluisca all’interno di una o l’altra provincia già esistente» (Trento o Bolzano, quindi).
Il sindaco Silvano Parmesani ha voluto puntualizzare: «sia chiaro, la nostra iniziativa non è intesa come la volontà di far fuggire uno o l’altro comune da questa o quell’altra Provincia. È una volontà di unione e di determinazione, ancor più importante in questo momento considerando i lavori di determinazione e di studio del nuovo Statuto di autonomia della Regione».
Basita la minoranza, che dopo un lungo dibattito, ha lasciato l’aula in blocco: «È rischioso e azzardato portare in questa sede un tema così delicato, considerando proprio i tempi che richiedono un approccio unificante, più che divisionista.
Non crediamo neppure sia questo il metodo di proporre questo tipo di tematiche, in un Consiglio, su una bozza che non abbiamo potuto consultare, il sabato pomeriggio. Non abbiamo probabilmente neppure la competenza per dibattere e promuovere un progetto così ampio, e andrebbe studiato e approfondito meglio, considerando anche il ruolo di Canazei come comune ariete». Mandato avanti - dicono le minoranze - per «sfondare» con una fuga in avanti.
Ma l’abbandono dell’aula da parte della minoranza non è bastato a fermare la giunta: dopo aver stralciato la parte sulla determinazione o meno dei gruppi di minoranza, perché considerata durante il dibattito come non prioritaria e probabilmente poco corretta nello specifico, è stata però approvata la bozza di Statuto che verrà poi condivisa con gli altri comuni della Lia e, nel caso di condivisione e sostegno degli altri comuni (il sindaco ne è fiducioso) è pronta a essere trasmessa agli organi statali competenti».
Nei giorni in cui la tensione in Spagna è alle stelle per la questione catalana, potrebbe tornare in auge la «questione ladina» nel segno di Guido Iori de Rocia? Ma soprattutto: che possibilità avrebbe una richiesta come questa inviata a Roma?