Rurali Fiemme e Centrofiemme: via libera alla fusione
Arriva il via libera della Provincia di Trento e della Banca d’Italia alla fusione per incorporazione della Cassa rurale Centrofiemme nella Cassa rurale di Fiemme.
Si tratta di un passaggio fondamentale per trasformare in realtà quello che per ora è solo un progetto, dato che adesso potranno essere convocati i soci delle due banche di credito cooperativo, per l’ultimo decisivo step: l’assemblea straordinaria che dovrà sancire la trasformazione.
Il 21 marzo scorso è stato firmato dai due presidenti Marco Misconel e Goffredo Zanon il protocollo per la fusione tra le casse rurali, con l’obiettivo di creare una realtà bancaria che operi ricercando i migliori livelli di efficienza gestionale, che effettui nuovi investimenti al fine di garantire qualità e innovazione ai propri soci e clienti, che possa realizzare maggiori economie di scala, razionalizzare i costi e condividere risorse tecniche e professionali.
In base a quanto contenuto nel protocollo d’intesa e nella bozza di statuto che ha avuto il via libera di Provincia e Banca d’Italia, la nuova rurale nascerà a tutti gli effetti il 1° dicembre 2017, si chiamerà «Cassa Rurale Val di Fiemme», avrà sede legale a Cavalese e direzione generale a Predazzo. Il consiglio di amministrazione sarà inizialmente formato da dodici componenti, compreso il presidente: stabilito anche il concambio alla pari, mediante assegnazione ai soci della Cassa Rurale Centrofiemme-Cavalese di un’azione dell’incorporante del valore nominale di 2,58 euro.
L’unione delle due realtà porterà a una Cassa Rurale in possesso di numeri significativi: 7.000 soci, uno staff di 104 collaboratori, 773 milioni di raccolta, 524 milioni di euro di impieghi, 17 filiali di cui 3 in Alto Adige, un patrimonio di 108 milioni di euro ed un Cet1, tra i più solidi, pari al 19,3%.
L’ultimo bilancio si è chiuso, per la Rurale di Fiemme, con numeri di tutto rispetto, un patrimonio di 78,5 milioni e un utile d’esercizio di 2 milioni 151 mila euro. Per la Centrofiemme, numeri più contenuti ma uguale soddisfazione in primavera, quando è stato archiviato un utile di 373.579 euro e 29,3 milioni di patrimonio netto.