Il Comune affitta il palazzetto a una banca, hockeysti furibondi
Sono arrabbiati, ma proprio tanto, i tifosi dell'Hockey Fiemme. Tre giorni fa la loro squadra ha vinto alla grande una partita combattutissima ma sul più bello è arrivata una doccia gelata: se la squadra dovesse andare ai play-off per passare nella massima serie, toccherà emigrare perché il Palazzetto dello Sport non è agibile: il Comune e la società Sagis che lo gestisce l'hanno affittato per 15 giorni ad un grosso gruppo bancario nazionale.
Il Fiemme milita nel campionato IHL (Italian Hockey League, una specie di serie B calcistica, per capirci), ed ha agguantato una magica vittoria in casa ai rigori contro un Appiano particolarmente agguerrito.
I «gialloneri» di Cavalese hanno un seguito sempre più caldo e fedele e adesso scoppia la protesta: i tifosi hanno scoperto che il palazzetto è stato affittato a buon prezzo alla Unicredit nazionale, che nel 2018 organizza in Val di Fiemme il suo Meeting dopo quello di grande successo del 2015. Una manifestazione che porterà bancari di tutta Europa a gareggiare e sciare al Cermis e a Pampeago. Ma che richiede l'utilizzo del Palazzetto di Cavalese per due settimane per la logistica, i meeting e le cerimonie ufficiali.
«Crediamo sia una decisione oltraggiosa nei confronti dei dirigenti, dei giocatori e di quegli oltre mille spettatori e tifosi che seguono la squadra» è scritto in una lettera di protesta che sta girando su Facebook: «Non dimentichiamo poi i giovani che non potranno allenarsi né disputare gare e tornei. Ci chiediamo il perché di una tale vergognosa e arrogante decisione».
I tifosi sono decisi a passare alle vie di fatto «anche legali: vogliamo ricordare che la Fisg, la Federazione Sport Ghiaccio, ha partecipato alla ricostruzione della struttura con 400 milioni di lire, all'epoca, e il Comune adesso ci ripaga in questo modo?»
Corre voce di proteste ufficiali e di frenetici incontri al vertice. Ma il presidente del Fiemme Hockey Ivan Betta spegne ogni polemica: «No comment, mi spiace».