«Autonomia in controllo lupi» La petizione dei Comuni fassani
A sostegno dell’azione portata avanti nelle sedi istituzionali (Commissione europea, Governo italiano, Commissione dei 12, Conferenza Stato-Regioni) dalla Provincia di Trento in riferimento alle modalità di gestione dei grandi carnivori, i Comuni della Valle di Fassa si faranno promotori di una raccolta firme per chiedere al ministero, ed al futuro governo quando si insedierà, autonomia decisionale riguardo al controllo delle popolazioni di lupi.
L’iniziativa, condivisa dall’assessore Michele Dallapiccola - che di concerto con il collega altoatesino si è fatto promotore di una analoga petizione con raccolta firme on line - è stata annunciata giovedì a Canazei nel corso di un incontro in municipio dal sindaco Silvano Parmesani.
All’incontro, al quale ha partecipato lo stesso assessore Dallapiccola, sono intervenuti anche forestali, cacciatori ed alcuni amministratori della valle. «La possibilità accordataci dal ministero di utilizzare quale strumento di deterrenza i proiettili di gomma al fine di allontanare questi animali dai paesi - spiega l’assessore - è uno strumento che utilizzeremo anche nei prossimi giorni, anche se di difficile attuazione; in altri Paesi europei quali Francia, Svizzera e Slovenia ad esempio, si sono programmati limitati prelievi, compatibili con la conservazione della specie, mentre noi abbiamo le mani legate visto che manca ancora un piano nazionale di riferimento sulla gestione del lupo. Auspico che la rappresentanza parlamentare trentina sappia intervenire a Roma per creare le condizioni affinché sia data al Trentino l’autonomia nel controllo della presenza dei lupi, anche se già ora il ministero potrebbe autorizzare prelievi, al fine di riportare serenità nella popolazione ed equilibrio tra le diverse esigenze specialmente là dove tale presenza è diventata problematica».
All’incontro di Canazei sono state espresse le preoccupazioni degli amministratori, in particolare del sindaco di Canazei, per i ripetuti avvistamenti di lupi nei dintorni dei paesi. In tema di grandi carnivori la Provincia lavorerà quest’anno ad un progetto organico di prevenzione dei danni da lupo. È ormai accertato che il lupo costituisce una realtà che va consolidandosi anche nella nostra provincia e con la quale è necessario adottare un approccio tempestivo, tecnicamente valido e che tuteli non solo la specie ma anche il settore della zootecnia di montagna.
Per questo, in assenza di un piano nazionale di riferimento sulla gestione del lupo, e dunque della possibilità di controllo della specie, è in corso di realizzazione un progetto organico di prevenzione dei danni, di formazione e informazione pubblica in provincia di Trento, con il coinvolgimento dei servizi forestali, di quelli dell’agricoltura, degli allevatori, dei parchi provinciali, oltre che di esperti nella materia.
Un primo documento sarà realizzato entro il prossimo mese di maggio, con ricadute concrete in termini di prevenzione su alcuni alpeggi prima dell’inizio della monticazione, mentre il documento finale sarà disponibile entro la fine dell’anno. Si partirà da un censimento della vulnerabilità degli allevamenti agli attacchi da lupo.
Saranno individuate misure di contenimento del danno, partendo dalla custodia degli animali grazie alla presenza del pastore, dall’installazione di recinzioni elettrificate per la notte per alcune tipologie di bestiame e dalla presenza di cani da guardianìa addestrati per difendere gli animali dal lupo.