Canazei, rimpasto dopo l'elezione di Guglielmi
L’elezione del vicesindaco di Canazei Luca Guglielmi in consiglio provinciale apre la porta a un rimpasto nella giunta comunale guidata da Silvano Parmesani (insieme nella foto): l’incompatibilità tra i ruoli di consigliere comunale e consigliere provinciale impone infatti a Guglielmi di lasciare gli incarichi in valle di Fassa e all’amministrazione di sostituirlo.
Mercoledì pomeriggio, senza perdere tempo, la maggioranza di «Aria Neva» si è riunita per iniziare a discuterne. Anche perché in ballo non c’è solo il posto di vicesindaco ma anche una redistribuzione delle deleghe finora in mano al neo consigliere ladino: turismo, sport, attività economiche. E Guglielmi è pure rappresentante presso il Comun General de Fascia, rappresentante nel Bim Adige, membro della Commissione Urbanistica e della Commissione Prima Casa.
Insomma, un bel po’ di ruoli da ridistribuire e un posto da consigliere che si libera: facile da assegnare se il primo dei non eletti della lista «Aria Neva», Fabrizio Valeruz, sarà disponibile a entrare in consiglio.
Per quanto riguarda invece i ruoli in giunta, l’idea di massima resta quella di seguire le preferenze prese dai componenti della lista alle elezioni del 2015. A diventare vicesindaco dovrebbe essere quindi Paolo Dantone, ora assessore ai lavori pubblici, mentre nuovo assessore potrebbe diventare Fulvio Pitscheider, attualmente consigliere con delega agli eventi culturali. Ma i ragionamenti sono ancora in corso: questione di pochi giorni e tutto sarà più chiaro, anche sulla ridistribuzione delle deleghe.
A parlare ieri delle sue imminenti dimissioni è stato anche Luca Guglielmi, tornando sul voto di domenica: «In questi giorni depositerò le mie dimissioni come vicesindaco con deleghe al turismo, sport, attività economiche. Non mi è permesso per legge mantenere il doppio incarico e, personalmente, credo che il rappresentante ladino in Provincia debba comunque essere super partes. Se lavorerò per passare il mio incarico in Comune a un altro consigliere, non significa che scomparirò da Canazei: continueranno a vedermi e a sentirmi ancora più spesso».
Nato nel 1990, con maturità in Scienze sociali, Guglielmi fa parte della Lista fassa da quando, a 18 anni, ha iniziato a mettersi a disposizione del proprio Comune, anche se la voglia di essere rappresentante della comunità si era rivelata già durante le superiori seguendo l’esempio del padre, già consigliere comunale. «L’obiettivo generale che mi porrò è quello di rappresentare la mia comunità al meglio, come realtà unica anche se chiaramente, ed è emerso anche in queste votazioni, con consistenti visioni differenti. È stato un riuscito lavoro di squadra, il nostro, che non si è ridotto agli ultimi mesi prima delle elezioni ma è tangibile nel continuo servizio alla popolazione».
Guglielmi, rivolto alla storica controparte politica e alla lista ladina neoformata, prosegue: «Siamo rimasti decisamente sorpresi dell’assenza dell’Union Autonomista Ladina (Ual) in questo confronto elettorale, con la presenza invece di una lista che ha puntato decisamente sul fascino del nuovo, anche se conosciamo bene e stimiamo i candidati che si sono presentati sotto questa nuova identità. Sappiamo bene che la Ual non è scomparsa e da qui in poi il nostro obiettivo, verosimilmente, sarà proprio quello di conciliare il dialogo, per promuovere al meglio la nostra valle a Trento».
Dialogo che si augura anche il vicepresidente dell’Associazione Fassa Toni de Sirena, ringraziando gli elettori con una nota, e che auspica anche la candidata del Moviment ladin de Fascia Cristina Donei che, se non fosse stato per i voti in meno presi dal Moviment, rispetto alla Lista Fassa, avrebbe vinto di misura su Guglielmi con le sue 650 preferenze in valle: «Mi sono congratulata con Luca già lunedì sera, ora va a lui l’onere di promuovere una unità fassana tutta da costruire».
Non c’è un po’ di dispiacere nel vedere questa vittoria sfumata? «Anzi - risponde Donei - negli ultimi anni il mio entusiasmo e la fiducia nella mia comunità si era un po’ appiattita, e avere una conferma così schiacciante della presenza di tante persone che sostengono, assieme a me, le idee che propongo da anni, mi sta dando una rinnovata energia».
Quali saranno quindi i passi successivi? «Il futuro è ancora tutto da concordare assieme: i rapporti tra Moviment Ladin e Ual, il nostro ruolo che tornerà da quello di candidati a parte attiva, come siamo sempre stati. Il Moviment ha un po’ scontato la sua giovinezza in termini di formazione, forse, ma le idee portate avanti sono state di certo apprezzate. Ringraziamo i cittadini, anche fuori dai comuni fassani, che hanno creduto nella nostra alternativa: noi non ci fermeremo, andremo avanti con ancora più voglia».