Un nuovo alberello da piantare per ogni caciottina della Magnifica
Una caciottina solidale, marchiata «Fiemme 1111» con lo stemma della Magnifica Comunità di Fiemme, per ricordare l’anno in cui, oltre 900 anni fa, nacque l’Ente storico della valle. È l’iniziativa presentata ieri mattina nel salone centrale del Palazzo della Magnifica a Cavalese, per lanciare un messaggio anche culturale, dopo i disastrosi eventi di fine ottobre che hanno sconvolto l’intera vallata, in primis proprio l’Ente più rappresentativo e più amato. Un invito all’acquisto del nuovo prodotto del caseificio di Cavalese, con il ricavato della vendita destinato a finanziare ciascuno un alberello da mettere a dimora nelle foreste disastrate.
Un messaggio forte dello stesso Caseificio, magari dal valore simbolico, tenuto conto delle enormi danni subiti, ma estremamente significativo della volontà di ripartire dai valori antichi per ritornare a vivere e a godere di un patrimonio straordinario che va ricostruito. L’iniziativa, patrocinata dalla Magnifica, è stata attivata in sinergia con la Fondazione Mach di San Michele all’Adige, sviluppando un’idea del vecchio casaro Lucio Partel di Ziano (scomparso da poco) e dagli appunti di quando era studente a San Michele, poi sviluppati, con alcuni aggiustamenti, da Paolo Campi, attuale, apprezzato casaro del caseificio fiemmese, che ha dato vita e sostanza ad un progetto del 2015, avviato per creare presso il caseificio un laboratorio di prodotti freschi, settore mancante all’interno dell’azienda. In quest’ottica, sono stati avvicinati il professor Gianpaolo Gaiarin (che ha coordinato l’incontro e che tra l’altro da poco vive a Ziano) e gli studenti della sezione latte del corso agroalimentare della Fondazione Mach, presenti ieri a Cavalese e protagonisti di un percorso destinato a collegare la scuola con le esperienze delle realtà territoriali. Dal loro impegno e dal loro entusiasmo, in stretta collaborazione con Campi, è nato il nuovo prodotto, abbinato, dopo drammatici fatti di ottobre, a questa nuova idea di solidarietà.
Tre gli aspetti fondamentali evidenziati dal presidente della Fondazione Andrea Segrè ieri mattina, dopo il saluto dello Scario Giacomo Boninsegna, particolarmente soddisfatto di questa proposta, che va ad impreziosire la collaborazione in essere con San Michele: un intervento sulle tradizioni, portando innovazione e rapportando il mondo produttivo con quello della formazione, lo spirito di solidarietà nato dopo l’evento disastroso recente, la creazione di un prodotto a pasta morbida ed in piccole forme, in grado di soddisfare le esigenze di tutti e che richiama la storia. Aspetti poi confermati anche dal preside della scuola Marco Dal Rì, che ha ribadito «il rapporto forte tra noi ed il caseificio di Fiemme, dove sono stati assunti quattro nostri studenti», e dal presidente del Caseificio Saverio Trettel, che ha parlato di «contributo simbolico ma importante per il recupero del territorio». Poi Paolo Gaiarin e lo stesso Campi hanno illustrato le peculiarità della caciottella, che sarà in vendita dal 24 dicembre fino alla fine del 2019 esclusivamente presso il caseificio cavalesano.
L’incontro si è concluso con la presentazione, da parte di Tomaso Dossi, uno dei coordinatori delle attività culturali del Palazzo, della nuovissima agenda 2019 della Magnifica, dedicata ai boschi (sarà presentata ufficialmente venerdì 21 dicembre) e con una degustazione di tutti i prodotti del caseificio.