Marmolada, l'aquila con telecamera per monitorare il ghiacciaio
Immaginate un'aquila in volo sopra il ghiacciaio della Marmolada. Immaginate cosa può vedere da quell'altezza. E ora immaginate una telecamera applicata sul dorso di quel volatile, in modo che quelle immagini possano essere viste da tutti, in un volo collettivo. Da quell'altezza si vede la meraviglia della Marmolada e anche lo scioglimento del ghiacciaio. È una realtà. Il 6 ottobre Victor , questo il nome dell'esemplare di aquila di mare (una «White tailed eagle») volerà sulla Marmolada: una «traversata» che fa parte di un programma più ampio per sensibilizzare alla questione dei cambiamenti climatici. Un racconto a volo d'uccello, nel vero senso della parola. Una sequenza di voli: il 3 ottobre in Svizzera sul Piz Corvatsch, il 4 ottobre sul Zugspitze (Germania), il 5 ottobre a Dachstein (Austria), il 6 ottobre in Marmolada per poi chiudere il 7 ottobre con Aiguille du midi (Francia). Cinque regioni alpine, mostrate in un modo unico: un tour de force per il gruppo Eagle Wings Foundation che lavora in partnership con Chopard. La fondazione ha una storia fatta di voli con oltre due miliardi di visualizzazioni (dal Burj Khalifa a Parigi, Londra e Colonia).
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L'aquila Victor tenterà un "record": in cinque giorni sorvolerà cinque cinque territori delle Alpi. Con una videocamera sulla nuca sarà in grado di registrare immagini a 360 gradi. Fauna e tecnologia, cose da far impallidire i moderni droni. Ogni volta si staccherà dalla cima del ghiacciaio per raggiungere il falconiere Jacques-Oliviers Travers, che lo aspetterà in fondo. Ogni volo è stato provato e riprovato (sulla Marmolada l'equipe era presente nei giorni scorsi, assieme al presidente dell'Apt Andrea Weiss ).
Il film che ne nascerà dovrebbe essere visto a livello internazionale (si parla ci contatti con il National Geographic Channel). Le immagini «girate da Victor» si sommeranno a quelle della fotografa Nomi Baumgartl e a quelle dell'Esa (European Space Agency) e della Dlr (GermanAerospace Center).
«Eagle Wings - spiegano gli organizzatori - documenterà i cambiamenti nei ghiacciai dell'arco alpino, causati dal riscaldamento globale. Sarà l'occasione per spiegare in modo comprensibile per tutti quali sono i problemi che affliggono i territori delle Alpi e in realtà tutto il pianeta». Nei giorni in cui si sente ancora forte l'entusiasmo del «Friday for Future», delle manifestazioni dei giovani scesi in piazza sull'input dato da Greta Thunberg». Attraverso questi diversi punti di osservazione (quello dei centri di ricerca, quello dell'equipe della fondazione e quello dell'aquila) si cerca di mostrare lo stato dei ghiacciai e quindi del nostro pianeta.
Ci verranno mostrati gli effetti del riscaldamento globale, quindi dell'inquinamento causa dall'uomo (nella foto piccola l'associazione ambientalista Mountain Wilderness). Dopo avere puntato gli occhi sui ghiacciai, Eagle Wings - si legge in una nota - continuerà a lavorare per creare «consapevolezza sulla questione del cambiamento climatico, che ha impatto su foreste, corsi e corsi d'acqua». Insomma sulla nostra vita. Tutti aquile, per una volta, capaci di vedere ciò che ci ostiniamo a non voler vedere.