Passo Sella-Canazei: potenziata la linea del trasporto pubblico
Si investe ancora sui passi
Si investe ancora nella mobilità sostenibile sui passi, in particolare potenziando, per il periodo estivo, i servizi di trasporto sulla linea Passo Sella-Canazei e prevedendo l’integrazione tariffaria per i possessori di “guest card” sia sulla linea Passo Sella-Canazei che sulla linea Bolzano-val d’Ega-Vigo di Fassa. La Giunta provinciale ha approvato una convenzione con la Provincia autonoma di Bolzano. Intensificando il servizio si vogliono favorire gli spostamenti sostenibili sia lungo la strada di fondovalle che verso il Passo Sella, in combinazione con i servizi della provincia di Bolzano, e si dà inoltre la possibilità ai turisti presenti in Trentino di raggiungere con il trasporto pubblico, per esempio, il lago di Carezza, oppure di arrivare fino a Bolzano, utilizzando la “guest card”.
La convenzione ripropone i contenuti di quella firmata lo scorso anno. Con questo intervento le Province di Trento e Bolzano vogliono favorire la mobilità e l’integrazione turistica e sociale tra i due territori, sviluppando un sistema di trasporto pubblico sostenibile. Per il prolungamento della linea Passo Sella-Canazei da domani, 5 luglio, al 13 settembre, svolto dalla società di trasporto Sad di Bolzano, la Provincia autonoma di Trento compartecipa alla spesa con la somma di 44.514,87 (Iva esclusa). Gli utenti pagheranno il biglietto a bordo.
Sulla tratta Canazei-Passo Sella e Passo Pordoi-Passo Sella (linea 471) e sulla tratta Bolzano-val d’Ega-Vigo di Fassa (linea 180.1) la Provincia autonoma di Bolzano riconoscerà la carta turistica “guest card” della Provincia autonoma di Trento. La convenzione sarà firmata nei prossimi giorni.
«La convenzione con la provincia di Bolzano per consentire che Sad scenda dal Sella fino a Canazei e ritorni verso il Sella e la val Gardena ogni ora», spiega Roberto Andreatta, dirigente del servizio trasporti pubblici della Provincia, «si inserisce in un quadro di potenziamento dei servizi di mobilità che ormai dal 2017 riguardano l’intera valle di Fassa e Fiemme e i risultati sono tangibili (l’incremento delle corse a partire da domenica vedrà le corse della linea B101 Cavalese-Predazzo-Moena-Canazei-Penia con cadenzamento ogni 30 minuti da Cavalese e Penia fino al 20 settembre, e ogni 15 minuti da Moena a Penia dal 15 luglio fino al 31 agosto, oltre a una corsa ogni ora verso il Pordoi e Fedaia): nei mesi di luglio e agosto si è passati da 122.000 passeggeri sui bus ai 263.000 del 2019».
Il tutto, prosegue Andreatta, vale a confermare i ragionamenti «di chi in questi giorni bene evidenzia che il traffico sui passi è una componente del traffico dell’intera valle di Fassa oltre che di Fiemme: è in quest’ottica che la Provincia ha insistito con il governo nel corso delle procedure di finanziamento di opere olimpiche per fare inserire l’investimento del Brt (Bus Rapid Transit). Vale circa 60 milioni di euro e ha la funzione di evolvere l’attuale sistema di trasporto pubblico verso un modello che consenta a mezzi con caratteristiche innovative e di grande capienza di viaggiare il più possibile in sede preferenziale (perché è vero che tutte le corse attuali - anche quelle al quarto d’ora di potenziamento - soffrono la congestione del traffico). Non si tratta di una ferrovia che corre tutta su un binario protetto ma di un sistema che vi si avvicina come performance, in quanto corre il più possibile su una corsia preferenziale».