L'innovativa teleferica da tronchi per gli espianti post-Vaia illustrata a Paneveggio
Una teleferica forestale di nuova concezione tecnica per completare la raccolta degli schianti provocati dalla tempesta Vaia nei luoghi più impervi. La sperimentazione del nuovo macchinario è in corso nella foresta demaniale di Paneveggio ed avrà la durata di due mesi.
A promuoverla è l’Agenzia provinciale delle foreste demaniali (Aprofod), nell’ambito del proprio mandato di innovazione e promozione nel settore forestale. In questi giorni la gru a cavo di fabbricazione austriaca - contraddistinta dalla propulsione ibrida diesel ed elettrica - è stata al centro di un evento dimostrativo dedicato alle imprese forestali del settore privato e all’Ordine provinciale degli agronomi e forestali. È stato dunque possibile visionare la macchina all’opera in un ambito reale e non modellizzato.
La sperimentazione della teleferica forestale è condotta dal settore dell’Agenzia provinciale delle foreste demaniali preposto alla formazione degli addetti alle utilizzazioni forestali, in collaborazione con il Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell’Università di Padova. La macchina di fabbricazione austriaca è stata noleggiata per un periodo di due mesi.
L’obiettivo della sperimentazione è il monitoraggio e lo studio delle principali ricadute positive che l’impiego di una macchina di questa concezione, può produrre nei confronti della salute degli operatori e dell’impatto ambientale, compiendo anche delle valutazioni di ordine tecnico economico e di efficienza produttiva nel ciclo della raccolta del legname nei boschi alpini. L’attività si è collocata nel programma degli interventi di Aprofod finalizzati al ripristino dei territori colpiti dalla tempesta Vaia ed al recupero delle loro funzionalità nell’ambito delle proprietà del demanio forestale provinciale.
I partecipanti all’evento dimostrativo hanno potuto ricevere le informazioni di dettaglio sullo scopo dell’iniziativa dell’Agenzia provinciale delle foreste demaniali, mentre un tecnico della casa costruttrice ha illustrato i particolari della concezione tecnica della macchina ed i principi ispiratori del progetto di sviluppo di questo prototipo. Per quanto concerne il monitoraggio del cantiere, i professori Raffaele Cavalli e Stefano Grigolato del Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell’Università di Padova, hanno presentato i primi dati raccolti, informando che a conclusione del lavoro sarà prodotta una relazione che sarà pubblicata sulla stampa tecnica di settore ed sui canali comunicativi dell’Agenzia delle foreste demaniali. Infine, i presenti hanno compiuto un’escursione al cantiere accompagnati dal personale istruttore di Aprofod impegnato nella gestione dei lavori di taglio ed esbosco, per poter apprezzare le potenzialità della macchina.