A febbraio ripartirà la risonanza magnetica all'ospedale di Cavalese
Confrontarsi per decidere, questo l'obiettivo di un incontro in videoconferenza fra il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e l'assessore alla salute Stefania Segnana con i sindaci della val di Fiemme che nel 2026 sarà sede olimpica. Due i temi al centro del confronto, quello della sanità e quello della mobilità. Sulla prima questione, l'assessore Segnana, accompagnata dal dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali, Giancarlo Ruscitti e dal direttore dell'Azienda sanitaria Pier Paolo Benetollo , ha ribadito la volontà della giunta provinciale di capire quali siano le richieste del territorio, analizzarle attentamente e mettere in campo una progettazione condivisa.
Molti i nodi ancora da sciogliere, come ha spiegato il direttore Benetollo, a cominciare dalla ripresa a pieno regime delle attività ospedaliere, ortopedia in particolare. Ripartire prima possibile, ha spiegato il direttore di Apss, è l'obiettivo dell'Azienda e nessun ospedale di valle resterà indietro. «L'input proveniente dalla giunta provinciale - ha detto - è quello di organizzare la sanità nelle valli secondo le esigenze del proprio bacino di utenza e portando in ogni realtà alcune attività peculiari. Per la ripartenza post Covid dobbiamo attendere ancora qualche giorno per vedere come vanno le cose, ma abbiamo già riattivato i contratti con ortopedici e tecnici di radiologia e già dalla prossima settimana contiamo di ampliare i posti letto per malati non Covid all'ospedale di Cavalese». Il secondo step sarà quello di limitare a non più di 10 unità il numero dei posti letto del reparto Covid, questo, naturalmente, se la situazione lo consentirà. Sempre in chiave ripresa post Covid, Benetollo ha annunciato che la prossima settimana verrà ampliata la fascia oraria delle sedute di ortopedia e che da febbraio ripartirà il funzionamento della risonanza magnetica.
Sul fronte dell'ospedale la scelta da fare è se ristrutturare o costruire un nuovo ospedale. Il presidente Fugatti, al riguardo, ha ribadito che sono garantiti i finanziamenti sia per la costruzione che per la ristrutturazione dell'ospedale. Altra scelta da valutare è se concentrare tutte le attività territoriali sull'ospedale o se puntare su un secondo polo, si ipotizza a Predazzo. Su entrambi le questioni saranno decisive le prossime settimane, in cui si soppeseranno vantaggi e svantaggi, anche in considerazione delle Olimpiadi invernali del 2026. Su questa prospettiva si innesca anche il secondo tema affrontato nel corso della riunione con i sindaci fiemmesi, a cui hanno partecipato il dirigente generale di Dipartimento e Umst mobilità, Roberto Andreatta e il dirigente generale dell'Agenzia provinciale per le opere pubbliche, Luciano Martorano . In particolare si è parlato del progetto del «Bus Rapid Transit», ovvero un sistema che dia priorità di passaggio al trasporto pubblico, garantendone la regolarità e la tempestività dei collegamenti.
Per realizzarlo ci saranno i 60 milioni di euro messi dallo Stato per le opere pubbliche da realizzare in previsione delle Olimpiadi. Andreatta, coadiuvato dall'ingegner Mario Monaco , ha spiegato che si tratta di un percorso nato nel 2017, che intende collegare, migliorando la mobilità interna, le valli di Fiemme e Fassa con il fondovalle e con la linea del Brennero. Si tratterebbe di realizzare, lungo la tratta da Cavalese a Canazei, tratte per complessivi 15 km di tracciato riservato ai mezzi pubblici con la possibilità di utilizzare anche mezzi innovativi ad energia elettrica o a biometano. Una soluzione economicamente sostenibile per il miglioramento dei trasporti nelle valli di Fiemme e Fassa che potranno utilizzare tale infrastruttura anche dopo l'evento del 2026.