Pronto soccorso dell’ospedale di Cavalese, i lavori partiranno a marzo e dureranno un anno
Previsto un ampiamento di 250 metri quadrati per riordinare tutta l’area. Perplesso il commissario della Comunità territoriale di Fiemme Giovanni Zanon: “Un’altra annata in queste condizioni”?
CAVALESE. I lavori di riqualificazione del pronto soccorso dell'ospedale di Fiemme cominceranno in marzo per concludersi, nei programmi, un anno dopo. Sono previsti un miglioramento e un ampliamento dell'attuale pronto soccorso di circa 250 metri quadrati, per una spesa complessiva 1,2 milioni di euro, finanziati dalla Provincia di Trento.
Lo ha reso noto l'assessora alla salute Stefania Segnana, in risposta ad un'interrogazione a risposta immediata del consigliere provinciale fiemmese Gianluca Cavada (Lega), discussa in consiglio provinciale martedì. Se quest'ultimo ha giudicato come ottima la notizia, di diverso avviso è il commissario della Comunità territoriale di Fiemme Giovanni Zanon, sorpreso e allo stesso tempo preoccupato per le lunghe tempistiche di un lavoro atteso già da diversi anni. Lavoro, che potrebbe concludersi quando inizierà la costruzione del "nuovo" ospedale.
«Se la consegna del nuovo pronto soccorso è prevista per marzo 2023 significa che passeremo un'altra stagione invernale nelle condizioni in cui siamo stati fino ad ora» afferma perplesso Zanon. Le condizioni attuali del pronto soccorso, appunto: «Manca lo spazio e ad oggi non esistono ancora i percorsi separati necessari in tempo di pandemia - spiega il commissario della Comunità -. Le persone sono tutte in una sala di aspetto unica, durante la stagione invernale si fa persino fatica a passare sul corridoio. Mancano spazi anche nelle sale operatorie. In questa stagione l'ospedale non sta avendo grande afflusso di persone, per i problemi legati alla pandemia che tutti conosciamo, quindi si potrebbe cominciare a lavorare al più presto per arrivare pronti al prossimo inverno e non avere i soliti problemi».
Secondo quanto comunicato dalla Provincia, la consegna dei lavori è invece prevista il mese prossimo. Si comincerà con il recupero della zona al piano terra per l'osservazione breve intensiva del pronto soccorso, mentre gli ambulatori saranno ricollocati in una zona attualmente dismessa al primo piano dell'ospedale.
«Gli interventi miglioreranno in modo sostanziale gli spazi destinati al pronto soccorso - ha affermato soddisfatto il consigliere Cavada - Nuovi spazi andranno così a beneficio anche dell'ortopedia con relativa astanteria, il che rappresenta davvero un'ottima notizia e dà conferma di come l'amministrazione provinciale non ha dimenticato la sanità territoriale e si sta spendendo per migliorarne l'offerta, con attenzione sì alla razionalizzazione ma pure all'efficienza e alla qualità assistenziale. Tutto ciò in vista della realizzazione del nuovo ospedale delle Valli dell'Avisio».
Il nuovo ospedale, appunto, che non si sa ancora se sarà quello "vecchio" ricostruito o quello di Masi, firmato Mak.