In val di Fiemme le prove del turismo "alternativo": sulla statale senza le automobili
Le riflessioni dopo una domenica senz’auto che ha raccolto molta gente per apprezzare in un modo diverso le meraviglie ai piedi dei Monti Pallidi, tra Cavalese e Predazzo, con biciclette e monopattini protagonisti
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FIEMME. Via le auto e le moto, dentro ciclisti e pedoni. Niente rombo di motori, ma solo il vociare allegro e spensierato di famiglie e bambini.
Per una domenica, la strada statale 48 delle Dolomiti, è diventata una lunga pista ciclopedonale. Nonostante le bizze del tempo, che nel pomeriggio non ha risparmiato la pioggia battente, anche questa edizione di "Fiemme senz'auto" va in archivio con un bilancio positivo.
Dalle 10 di ieri mattina la statale è rimasta chiusa al traffico, consentendo ai partecipanti di muoversi in tutta tranquillità a piedi, in sella ad una bici o con il monopattino, dal centro di Cavalese fino al Biolago di Predazzo, passando per il centro di Tesero, Panchià e Ziano di Fiemme. Una quindicina di chilometri da assaporare in modo diverso, con lentezza e occhi nuovi. Una giornata dedicata all'ambiente, ma anche alla sensibilizzazione su un tema mai così attuale, come quello della sostenibilità.
«È stata una giornata molto vivace e partecipata - sottolinea Giancarlo Cescatti, il direttore dell'Apt di Fiemme e Cembra, che si è occupata della regia della manifestazione, insieme a Nordik Ski Val di Fiemme - Sono state coinvolte tutte le amministrazioni della valle ed anche le associazioni del territorio, che hanno offerto momenti di intrattenimento e gastronomia. Sicuramente possiamo parlare di una manifestazione riuscita - aggiunge - perché ha attirato davvero tante persone, malgrado il tempo. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di vivere il territorio anche senza l'utilizzo delle macchine».
Una manifestazione nel segno dell'ecologia, dunque, ma anche il termometro di una comunità molto attiva, che ha saputo mostrare i tanti volti del volontariato: dallo sport alla cultura, passando per la musica, la danza ed il buon cibo. «È stata una grande festa per la valle», dicono in coro organizzatori e partecipanti.Ogni comune (o sua frazione), infatti, si è dato da fare per allestire una proposta, grazie all'impegno e all'entusiasmo di cinquanta associazioni.
Dall'aperitivo analcolico di Cavalese, alle proposte sportive al Palafiemme, passando per il benvenuto con lo yogurt "fatto in casa" sul cavalcavia di Panchià e la musica della banda comunale di Ziano. Ed ancora, gli stand di Dolomiti Street Food in località Loze ed i giochi ad accogliere chi raggiungeva il biolago di Predazzo, dove il supporto di SportAbili consentiva di prendere confidenza con i tandem, solo per citare alcune delle oltre quaranta iniziative messe in campo. Il meteo variabile non ha scoraggiato i partecipanti, che hanno potuto percorrere i quindici chilometri che separano Cavalese da Predazzo in entrambe le direzioni. C'erano i residenti della valle, ma anche persone arrivate da altre zone, a conferma che la mobilità sostenibile piace.
Può essere uno stimolo per pensare anche ad un modello di turismo diverso per il futuro? «Sicuramente questo è ormai diventato un appuntamento di inizio stagione (la prima edizione risale al 2009 ndr) e la ripeteremo anche negli anni futuri. Chissà che non si possa riproporla durante l'estate, perché no», osserva Cescatti.
A vigilare sulla manifestazione e presidiare gli snodi della viabilità alternativa per i veicoli anche gli agenti della polizia locale. "Fiemme senz'auto" si è chiusa con un leggere anticipo a causa della pioggia battente - alle 15 anziché alle 16 - e la strada è stata dunque riaperta prima. Quanto agli automobilisti hanno vissuto l'iniziativa senza proteste e malumori. «Abbiamo garantito gli attraversamenti sulla statale nei punti prefissati ed anche i collegamenti con tutti i paesi sono stati assicurati - spiega il comandante della polizia locale Alta Valle di Fiemme, Moreno Colusso - Non si sono registrati problemi e gli automobilisti sono stati tutti disciplinati».