Opere / Il caso

Olimpiadi invernali 2026, lavori ai trampolini di Predazzo in ritardo, salta la gara-test, ma si farà in estate

La ditta alza le mani: «la Provincia non ci ha ancora consegnato formalmente il cantiere». Il punto su tutti gli appalti olimpici: quali sono e a che punto si trovano

di Giorgia Cardini e Maurilio Barozzi

PREDAZZO. Slittano all’estate 2025 i test-event di salto e combinata nordica in Val di Fiemme. In questi mesi lo stadio di Predazzo è interessato da importanti lavori di ammodernamento, necessari per l’adeguamento alle norme della Federazione Internazionale in vista dell’appuntamento olimpico di Milano Cortina 2026. I trampolini fiemmesi sono stati costruiti a fine anni ’80 e ammodernati una prima volta nel 2003: sono soggetti ad interventi che ne modificano la lunghezza e il profilo, oltre alla ricostruzione della torre dei giudici che con l’arretramento e il prolungamento della struttura non sarebbe stata più efficace nella posizione originale.

La realizzazione di queste opere di rifacimento si è rivelata più lunga del previsto, comportando lo slittamento dei test-event, originariamente in programma per l’11 e 12 gennaio 2025. In casa Nordic Ski Val di Fiemme, comitato al quale non competono la realizzazione e la gestione dei lavori, è già attivo il piano B, che è stato presentato prontamente alla Federazione, e come ricorda il presidente Pietro De Godenz: «appena saputo dell’impossibilità della consegna dei trampolini per il prossimo inverno abbiamo prontamente informato la FIS e proposto una soluzione per ospitare gli eventi in chiave estiva. La nostra struttura sarà in grado di allestire tutte le gare necessarie in una vera e propria festa delle discipline nordiche, skiroll compreso, assicurando competizioni di Coppa del Mondo di alto livello e preparando il comitato, i nostri insostituibili volontari, la valle e la regione intera ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026».

Il piano proposto dal comitato trentino lascia fiducioso in primis il FIS Race Director del Salto, Sandro Pertile: «L’impianto fiemmese dovrebbe essere pronto nella primavera 2025 e organizzeremo quindi le gare del Grand Prix presso la struttura nell’estate 2025, come parte della nostra serie di gare estive. Si disputeranno gare individuali, Super Team maschili e gare a squadre miste, tutto come previsto. Questo evento ci consentirà di effettuare tutti i test di cui abbiamo bisogno prima dei Giochi Olimpici. La struttura sarà inoltre aperta agli allenamenti nell’estate del 2025».

Annullata però la gara «mondiale» che doveva portare in valle atleti, accompagnatori e pubblico. Ma di chi è la colpa?

Se i lavori allo Stadio del salto di Predazzo sono in ritardo, tanto in ritardo che i test preolimpici non si faranno in inverno come programmato ma lungo l’estate del 2025, la colpa non è delle imprese che si sono aggiudicate i lavori a metà luglio 2023. L’ati (associazione temporanea di imprese) formata dalla fiemmese Edilvanzo srl, da Elettroteam srl e da Mo.Cam. srl si è infatti messa al lavoro quasi subito. Ma lo ha fatto senza aver mai avuto la consegna ufficiale dei lavori da parte della Provincia: atto che non consiste in una stretta di mano davanti alle fotocamere, ma in un importante documento (un verbale) in cui sono riportati i dati che serviranno durante lo svolgimento dell’appalto.

A rivelare che questa consegna non è mai avvenuta è Lorenzo Vanzo, contitolare della ditta edile di Cavalese che deve rifare i trampolini insieme ai due partner: un appalto integrato (progettazione esecutiva ed esecuzione lavori) portato a casa - come detto - ben undici mesi fa per 15.087.539 euro, offrendo un ribasso del 10% sulla base d’asta di 16.771.815 euro.

Vanzo lo spiega perché, dopo aver pubblicato la notizia dell’annullamento dei test preolimpici invernali programmati nel 2025, l’Adige ha raccolto indicazioni su una visibile carenza di operai sul cantiere: «Ma non è un problema di manodopera - replica l’imprenditore -: il fatto è che finora noi abbiamo lavorato senza neppure una consegna ufficiale dei lavori. Lì, insomma, non dovremmo neppure esserci».

Ma perché la consegna non è stata ancora fatta? «Ci sono stati molti problemi burocratici e finanziari. E anche tecnico-geologici, che hanno richiesto aggiustamenti progettuali e finanziari. Nonostante tutto questo, abbiamo lavorato con la pioggia, la neve e il ghiaccio. Se ora i problemi sono risolti, possiamo accelerare».

La Provincia (che nei giorni prossimi dovrebbe chiarire anche il forte ritardo sulla consegna dei lavori), getta acqua sul fuoco, invitando a «non fare allarmismi»: in una nota, l’amministrazione Fugatti assicura di seguire infatti «costantemente la tabella di marcia» e che tutti stanno lavorando «a pieno ritmo, seguendo le procedure previste dalle norme».

Ma perché i trampolini sono in ritardo? «L’iter è complesso, i costi sono aumentati e le regole impongono di garantire a priori la copertura finanziaria. Ma stiamo accelerando per rispettare la consegna a fine primavera 2025, diversi mesi prima quindi dell'appuntamento con le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026, con la possibilità, per chi vorrà, di testare la sede di gara (anche prevedendo gara di coppa del mondo a fine anno 2025 (fine anno) o prima, in estate».

Le energie e le attenzioni prestate al prestigioso evento «sono al massimo ma non possiamo scordarci che la spesa per i trampolini, così come per le altre opere, non solo olimpiche, è lievitata causa pandemia e crisi energetica (per i trampolini si è passati da 23.650.000 a circa 44.000.000)».

A parte i soldi, ci sono anche le procedure da rispettare: «Le opere sportive (e quindi anche i trampolini) sono previste nell'elenco nazionale delle infrastrutture Olimpiche e Paralimpiche; vuol dire che la Provincia, come stazione appaltante, può procedere se e quando ci sono tutte le risorse per coprire l'appalto complessivo (da precise disposizioni sugli appalti). Risorse disposte col decreto del presidente del consiglio dei ministri (Giorgia Meloni, ndr) dell’8 settembre 2023 e contrattualizzate con la Società infrastrutture Milano-Cortina a febbraio 2024».

Nessun ritardo, invece, per il Villaggio Olimpico: «I lavori, in 5 interventi, si concluderanno complessivamente nel settembre-ottobre 2025 per quanto riguarda l'ultimo lotto», come scritto ieri anche dall’Adige. Infine, «per permettere i test preolimpici e paralimpici, nella prossima manovra di assestamento l’Assessorato allo sport ha previsto l'inserimento di adeguate risorse per effettuare i test event per il paralimpico di fondo e biathlon a febbraio - marzo 2025, il test event di fondo con il Tour de ski a gennaio 2025 e gennaio 2026 e la gara o evento sia maschile sia femminile per trampolini a settembre- dicembre 2025».

LA SCHEDA: tutti gli appalti olimpici, e a che punto sono

VALLE DI FIEMME. In principio ci fu la rinuncia alle gare di pattinaggio velocità, perché non si sarebbe mai stati in grado di costruire per tempo il nuovo Ice Rink a Piné. Era il 20 gennaio 2023 e a dare l’annuncio, ovviamente molto a malincuore, fu direttamente il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.

Ora, la rinuncia - ma con un piano B per l’estate del 2025 - riguarda i test-event di salto e combinata nordica messi in calendario per l’11 e 12 gennaio del prossimo anno: non garette, ma prove di Coppa del Mondo di specialità. Sarà finita qui o bisogna aspettarsi altro, dal programma dei lavori trentini per le Olimpiadi invernali 2026? Opportuno fare il punto, proprio partendo dall’ultimo problema.

Centro del salto di Stalimen, Predazzo. Costo totale, 44 milioni (aumentato di 20,5 milioni dal costo iniziale previsto). Dopo la demolizione dei vecchi trampolini nel 2022, i lavori dell’unità funzionale 1 (16,7 milioni di costo), appaltati nel 2023 all’ati Edilvanzo-Elettroteam-Mo.Cam, sono iniziati col consolidamento del versante che presentava problemi di stabilità e la costruzione delle basi delle due piste di lancio, scendendo da monte verso valle. Parte quasi terminata, tanto che ora dovrebbe cominciare l’intervento di copertura delle rampe da parte della partner Mo.Cam. Non si attende una fine lavori comunque prima della primavera del 2025, a causa di ritardi nei finanziamenti, modifiche al progetto definitivo ed esecutivo e, ciliegina sulla torta, qualche mese di rallentamento dovuto alle elezioni provinciali del 22 ottobre 2023.

I lavori dell’unità funzionale numero 2 invece non sono ancora stati assegnati: l’appalto, che riguarda l’ascensore inclinato che collega la zona dell’atterraggio con la sommità dei trampolini e l’impianto di innevamento programmato, vale 5.905.135 euro al netto dell’Iva. A presentare offerta, in febbraio, sono state le ditte Leitner e Doppelmayr e attualmente l’Apac sta valutando la congruità delle offerte. L’aggiudicazione è attesa a breve, la durata stimata dei lavori è di 200 giorni, «ma si tratta di una parte di cui si può fare a meno, usando la strada che arriva alla sommità dei trampolini e cannoni da neve esistenti o prestati in via temporanea», spiega il sindaco di Predazzo Paolo Boninsegna.

Villaggio olimpico e paralimpico di Predazzo. Complessivamente, si parla di un’opera da oltre 51 milioni di euro.

Qui, è stato aggiudicato l’appalto di 4 unità funzionali su 5. Il Nuovo Padiglione (opera da 17,9 milioni) è andato al Rti Martinelli-Benoni e Cipiemme; il padiglione Nicolaucich (949.405 euro) è stato assegnato alla Edil Martinol srl; il Padiglione Latemar (5.371.703 euro) alla Costruzioni Tollot srl; il Padiglione Macchi (5.308.904 euro) alla Cooperativa Lavoro Ambiente con altre ditte.

Da aggiudicare sono ancora i lavori del Padiglione Musto (7.224.804 euro), per cui sono in gara otto cordate e per cui è appena stata nominata la commissione di gara. I cantieri hanno tempistiche diverse ma dovranno convivere: analizzando le varie gare, non si prevede un termine di tutti i lavori prima di settembre 2025. Le gare per gli arredi ancora non sono state fatte.

Stadio del fondo di Tesero. Apac ha avviato la gara, tramite procedura negoziata ad invito, per l’intervento di adeguamento dello stadio del fondo a Lago di Tesero nella parte che riguarda le piste di sci nordico (unità funzionale 3). I lavori, che hanno un importo a base d’asta di 3.881.228,39 euro Iva esclusa, rientrano nelle opere olimpiche e paralimpiche di Milano-Cortina 2026. La loro progettazione e realizzazione è affidata all’Agenzia provinciale per le opere pubbliche - Servizio Opere civili, che opera su delega del Comune di Tesero. Il progetto prevede la ridefinizione dei tracciati delle piste in questione e i relativi impianti di innevamento e illuminazione, nonché la realizzazione di una nuova opera di presa sull’Avisio a servizio dell’impianto di innevamento stesso. L’avvio dei lavori è previsto per fine estate e la loro esecuzione è programmata in due fasi distinte: entro il prossimo inverno saranno eseguiti i lavori necessari alla rimodellazione dei tracciati, in modo da renderli disponibili all’uso per la prossima stagione invernale. Nella prossima primavera si procederà quindi con i lavori di adeguamento delle reti impiantistiche (impianto di innevamento, opera di presa, imp. illuminazione, rete dati e via dicendo).

“Lavori di adeguamento dello stadio del fondo a Lago di Tesero - Nuovo Volume Interrato (UF3 - Piste da sci di fondo)”

L’intervento denominato Unità Funzionale UF3 del costo complessivo di 6,05 milioni di euro (costo dei lavori più le somme a disposizione per imprevisti e altre voci) è il terzo dei cinque interventi previsti per la riqualificazione dello stadio per lo sci di fondo nel comune di Tesero finanziato per complessivi 18,5 milioni di euro e che comprende:

Lotto funzionale 1A - Nuovo volume interrato: per gli spogliatoi atleti ed i locali tecnici

Lotto funzionale 1B - Demolizione e ricostruzione edificio ex tribuna - realizzazione nuovo centro federale

Lotto funzionale 2 - Manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo

Lotto funzionale 3 - Adeguamento piste da sci, impianto d’innevamento e illuminazione, approvigionamento idrico

Lotto funzionale 4 - Realizzazione pista da skiroll

Luogo di esecuzione dei lavori: Comune di Tesero - Stadio del Fondo

Importo complessivo di appalto UF3: 3.881.228,39 euro.

Scadenza termine presentazione offerte da parte delle imprese invitate: 16 luglio 2024

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