Pinzolo, vigile urbano al lavoro: ma è stato condannato
C’è un vigile urbano che in questi giorni a Pinzolo si fa notare non perché sia assente dal lavoro, ma proprio per la sua presenza in servizio: è Alberto Decreti, 49 anni,condannato la settimana scorsa a 2 anni e due mesi di reclusione e a seimila euro di multa per ricettazione, insieme alla moglie Paola Gottardi a cui è stata inflitta la stessa pena, ma per appropriazione indebita.
C’è un vigile urbano che in questi giorni a Pinzolo si fa notare non perché sia assente dal lavoro, ma proprio per la sua presenza in servizio: è Alberto Decreti, 49 anni,condannato la settimana scorsa a 2 anni e due mesi di reclusione e a seimila euro di multa per ricettazione, insieme alla moglie Paola Gottardi a cui è stata inflitta la stessa pena, ma per appropriazione indebita.
La vicenda è quella relativa agli ammanchi dell’Associazione volontari Trasporto infermi: il pm Marco Gallina ha accertato che tra il 2007 e il 2013 Paola Gottardi, ex responsabile amministrativa dell’associazione di Madonna di Campiglio, avrebbe fato scomparire dalle casse dell’ente 273mila euro. Ma la condotta illecita sarebbe iniziata addirittura nel 2003 e dunque il «buco» complessivo ammonterebbe a mezzo milione di euro. Ma per la prescrizione cui sono assoggettati i reati imputati a Gottardi, le indagini hanno potuto prendere in considerazione solo gli ultimi cinque anni.
Va sottolineato che quella di qualche giorno fa è una sentenza di primo grado, dunque tutt’altro che definitiva e per questo appellabile. Ma a Pinzolo non può passare inosservata, dopo la sentenza, la presenza in uniforme di Decreti, condannato anche a risarcire le due parti civili (l’associazione Trasporto infermi e lo studio del commercialista presso cui lavorava Paola Gottardi): l’agente è infatti in servizio presso la Polizia locale di Pinzolo con un contratto a termine che scadrà il 31 marzo. Per i cittadini non è infatti comprensibile che un uomo condannato per ricettazione possa essere delegato a far rispettare la legge o possa essere chiamato a sanzionare chi non la rispetta.
Il sindaco William Bonomi spiega di aver incaricato immediatamente il segretario comunale Elio Forrer di valutare la situazione, ossia di capire se l’agente possa essere sospeso oppure no. La situazione è delicata e ovviamente coinvolge anche l’immagine dell’amministrazione uscente: «È chiaro che il Comune si muoverà in base a quanto prevede la legge. Per me - dice Bonomi -, Decreti dovrebbe andare a casa, ma dobbiamo fare le cose per bene, per evitare ricorsi».