Bim del Sarca

È stato approvato dall’assemblea dell’ente il bilancio del Bim del Sarca: ricco nelle cifre per i canoni aggiuntivi - circa 11 milioni l’anno - che però dal Bim passano semplicemente, essendo destinatari reali i Comuni ai quali spettano in virtù del rinnovo delle concessioni idroelettriche.
Strettamente di attività del Bim sono invece gli 8 milioni e 343mila euro di entrate che derivano per 4 milioni e 324mila euro dalle concessioni, per circa 600mila euro dai dividendi per la partecipazione in Hydrodolomiti e per 3 milioni 719mila euro dal fondo di rotazione per il rientro mutui dai Comuni.

Oltre 8 milioni di euro che i Bacini Imbriferi Montani, per il mandato statutario del quale sono investiti, devono reinvestire sul territorio.
E lo spazio di azione è molto ampio. In opere pubbliche per i Comuni, sul bilancio 2015 vengono previsti 3 milioni e 600mila euro, una delle voci più significative - «il 13,7% delle spese in conto capitale» sottolinea il presidente Gianfranco Pederzolli – mentre altri 2 milioni sono spalmati sugli anni successivi fino al 2019. Compare nel bilancio il primo milione di euro stanziato dall’ente per la realizzazione e il completamento della rete di piste ciclabili delle Giudicarie come stabilito da Comunità di valle e primi cittadini.

E si rinnova, concentrato sugli istituti scolastici, il finanziamento per l’informatizzazione che aveva coinvolto negli scorsi anni le biblioteche del territorio: 200mila euro sul 2015, altrettanti nei due anni successivi, mentre 50mila euro, anch’essi replicati fino al 2017 vanno a sostegno degli asili nido. Di carattere comune, per la sua valenza a cascata sull’economia locale ha sottolineato in assemblea il presidente Pederzolli, anche i finanziamenti ai privati, che sono organizzati in diversi interventi. L’aiuto stanziato per l’acquisto, la costruzione o i lavori di manutenzione straordinaria sulle prime case: per il 2015 ai 45mila euro previsti si sono aggiunti 100mila euro per accogliere le domande di finanziamento.

Sul progetto edilizia 180mila euro sono previsti per il prossimo anno, mentre 400mila euro vanno sulla riqualificazione esterna degli edifici, per un contributo del 30% per un corrispettivo di lavorimesso in cantiere per 1 milione e 333mila euro. Altri 200mila euro, con contributo del 15% sempre per lavori di 1 milione e 333mila euro, per interventi in materia di energie alternative.
Progetto proprio del Bim è il Parco Fluviale del Sarca: nel Basso Sarca i lavori sono più avanzati e i fondi stanziati, 1 milione e 960mila euro, per il pacchetto di azioni previste dall’accordo di programma di cui il Bim è capofila. Nella parte alta del fiume invece, quella giudicariese, è appena iniziato il processo di creazione ed elaborazione dei progetti possibili sul Sarca da parte degli attori che vi operano a vario titolo, amministrazioni ma anche associazioni - formalmente si chiama Piano di Gestione delle Riserve del Sarca - attraverso il laboratorio partecipativo che viene coordinato dal Parco naturale Adamello Brenta.

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