Ben 103 candidati per un solo posto di operaio comunale: sarà un gran lavoro per la commissione esaminatrice nominata dal Comune di Pieve di Bono che - con determinazione n. 28 del 19 marzo - ha reso noti i dati relativi ai candidati ammessi al concorso pubblico per l’assunzione «a tempo indeterminato di un operaio qualificato, categoria B livello base».

Come era prevedibile, il periodo di crisi e la conseguente sempre crescente ricerca di posti lavoro ha portato, entro la scadenza del 4 marzo, alla presentazione di un notevole numero di domande di ammissione e, quindi, l’assicurarsi il posto non sarà cosa semplice. Le istanze pervenute all’amministrazione comunale sono state come detto 103; tra queste sono state escluse quelle di 6 potenziali partecipanti, in quanto non risultano in possesso dei requisiti tecnici richiesti e/o non hanno rispettato le modalità di presentazione.

I candidati ammessi al concorso, dovranno inizialmente sostenere una prova scritta di preselezione (test a risposta multipla), che comunque non fa punteggio ai fini della graduatoria finale e che si terrà il 31 marzo 2015 presso la palestra del Centro Scolastico di Pieve di Bono, visto l’elevato numero dei partecipanti. Saranno ammessi alla successiva prova pratica i primi 15 candidati che nella prova scritta di preselezione conseguiranno il punteggio più elevato. Qualora vi siano più candidati a pari punteggio ai quali spetta l’inserimento al quindicesimo posto, verranno ammessi tutti, anche in sovrannumero rispetto ai 15 previsti. Otterranno l’ammissione alla prova orale, l’ultimo step della selezione, i candidati che abbiano riportato nella prova pratica una votazione di almeno 21/30. Il punteggio finale sarà determinato dalla somma dei voti conseguiti nella prova pratica e nella prova orale.

 

Per ora, l'elenco degli idonei è questo. Il candidato verrà considerato idoneo ed inserito nella graduatoria di merito del concorso ottenendo un punteggio finale non inferiore a 42/60. Le richieste recapitate all’amministrazione comunale riguardano non solo persone in cerca di occupazione ma anche di coloro che, pur se già inseriti nel contesto lavorativo, puntano ad un posto ritenuto «sicuro» nella pubblica amministrazione. (M.M.)