A Pinzolo nasce il Centro d'ascolto Alzheimer

di Giuliano Beltrami

Alzheimer, una malattia in aumento e le famiglie non devono rimanere sole ad affrontare il problema.
Per questo la Provincia, ed in particolare l'assessora alla salute ed alle politiche sociali Donata Borgonovo Re, ha spinto per una sperimentazione nelle Giudicarie. Così dalla settimana prossima nasce il «Centro ascolto Alzheimer», che potrà contare su due sportelli. «In effetti - conferma Silvano Stefani , direttore della casa di riposo di Pinzolo - da lunedì 13 aprile sarà operativo il Centro di ascolto. Le persone interessate vi si potranno rivolgere telefonando allo 0465-500711 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, oppure potranno rivolgersi direttamente allo sportello di Tione, presso la Comunità delle Giudicarie, tutti i martedì dalle 10 alle 12, o allo sportello di Pinzolo, presso l'Apsp centro Residenziale Adamello Collini, il mercoledì dalle 14,30 alle 16,30».
Chi la vive lo sa: l'Alzheimer determina nella persona colpita gravi forme di deficit cognitivo, richiedendo, a pochi anni dalle prime manifestazioni, assistenza sull'intero arco delle 24 ore. Il decorso può arrivare a 8, 12 anni, attraverso varie fasi.
Nella prima fase la famiglia richiede essenzialmente informazioni sulla malattia ed un sostegno di tipo sociale per garantire la sicurezza del malato nella vita quotidiana. Nella seconda si presentano spesso gravi disturbi del comportamento, come agitazione, aggressività, alterazioni del ritmo sonno/veglia, che richiede l'intervento di un medico specialista. L'assistenza al malato diventa progressivamente insostenibile per la famiglia. Nella terza fase il malato richiede una assistenza continua e totale. «Le famiglie non esprimono solo un bisogno di informazioni specifiche sulla malattia o sulle problematiche assistenziali - si legge nel progetto - ma soprattutto un forte bisogno di comunicare con chi sia in grado di comprendere la drammaticità delle condizioni di vita quotidiana. L'attenzione a questa esigenza di relazione delle famiglie ha l'effetto di far emergere i bisogni reali e indirizzare le risorse della famiglia ad un miglioramento della qualità della vita sua e del malato. Molto spesso, infatti, la disinformazione e il coinvolgimento affettivo dei familiari aggiungono ai già gravi problemi causati dalla malattia altri problemi che rendono insostenibile la vita familiare».
In concreto cosa si propone di dare il centro? «Fornire informazioni inerenti la malattia, sulla rete dei servizi presenti sul territorio, sulle modalità di accesso ai servizi; offrire ai familiari la possibilità di parlare dei problemi vissuti quotidianamente, superando l'isolamento che si è venuto a creare negli anni a causa della malattia; aiutarli ad individuare i problemi reali e le possibili soluzioni, indirizzando verso specifiche competenze; offrire consulenza psicologica e consulenza su problematiche previdenziali e legali».
Il Centro Ascolto sarà gestito dall'Apsp Collini di Pinzolo, che coinvolgerà per le attività dello sportello, ad esclusine della consulenza psicologica individuale e familiare, i volontari dell'Associazione «Accogliamo l'Alzheimer» di Pinzolo e dell'Avulss, adeguatamente formati.
Si prevede il coinvolgimento del Servizio sociale territoriale della Comunità delle Giudicarie, dell'Azienda sanitaria, dei medici di medicina generale e infermieri operanti sul territorio, delle Amministrazioni comunali che potranno, nell'ambito delle rispettive competenze, favorire la conoscenza delle attività del Centro di ascolto e collaborare alle diverse attività che saranno promosse. Insomma, un'attività corale per rispondere ad un problema sempre più sentito.

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