Funivie Campiglio altro inverno record
Novità di mezza estate nel Consiglio di amministrazione delle Funivie di Madonna di Campiglio che si è riunito per procedere, dopo i cambiamenti avvenuti in seguito alle ultime elezioni amministrative, alla ratifica di alcuni nuovi ingressi al proprio interno.
Michele Cereghini, nuovo primo cittadino, è ora anche consigliere della Spa impiantistica, ruolo che spetta di diritto al sindaco di Pinzolo. Ezio Alimonta, in rappresentanza dell’Asuc di Fisto, è invece subentrato a Oreste Masè. Da segnalare che la vicepresidenza, precedentemente ricoperta da William Bonomi quando era sindaco, è stata affidata a Rudy Serafini che rappresenta la compagine dei piccoli azionisti di Madonna di Campiglio.
Il Consiglio di sabato ha anche analizzato e approvato i dati conclusivi del bilancio, comprensivo dell’estate 2014 e dell’inverno 2014/2015, che sarà sottoposto all’assemblea dei soci fissata il 5 settembre prossimo.
I dati definitivi hanno confermato la positività di quelli parziali forniti dalle Funivie di Madonna di Campiglio in diverse occasioni suscitando la «grande soddisfazione» del presidente Sergio Collini e del direttore generale Francesco Bosco.
L’incasso relativo all’inverno 2014/2015 è stato di 23 milioni e 928.377 euro, registrando un +11,07% rispetto alla stagione precedente definita «da record». I passaggi invernali sugli impianti sono stati 9 milioni e 527.119, con un +13.10% nei confronti dell’anno prima, mentre i primi ingressi sono stati 1 milione e 64.325 sfondando la soglia storica del milione con un + 9,55%.
L’aumento del numero di sciatori e dei passaggi sulle piste campigliane si è tradotto in un utile di esercizio di 2 milioni e 811.787%, ovvero +62,5% rispetto all’anno scorso, quando raggiunse la cifra di 1 milione e 730.000.
La stagione sciistica, apertasi il 22 novembre 2014 (Campiglio è stata la prima stazione invernale d’Italia ad aprire grazie all’approvvigionamento idrico fornito, per la prima volta, dal neonato lago di Montagnoli, che ha permesso di innevare al meglio le piste del Grostè) e chiusasi il 12 aprile 2015, è stata, dunque, per Madonna di Campiglio, economicamente positiva, in particolare per gli azionisti della società Funivie.
I numeri parlano da soli e, se sono anche il risultato di un percorso iniziato lontano nel tempo, è da segnalare, come afferma Francesco Bosco, che negli ultimi anni tre sono state le azioni che hanno potuto portare ai risultati di oggi, ovvero: «Contenimento dei costi, razionalizzazione degli investimenti, incisiva azione di promo-commercializzazione».