Il bracconiere ed assassino dei gatti
Incastrato in Valle del Chiese
Importante operazione anti-bracconaggio, nei giorni scorsi, nella zona di Agrone: l'appostamento congiunto del guardacaccia, del custode forestale e del personale della Forestale di zona ha infatti portato all'individuazione e denuncia di un bracconiere. L'uomo, oltre che avere un arsenale di lacci e reti, si è reso anche responsabile dell'uccisione di un gatto, compiuta sotto gli occhi degli agenti appostati che non sono riusciti ad intervenire in tempo per evitare il cruento atto.
L'operazione era scattata all'alba, dopo che gli agenti avevano individuato in un bosco un vero «roccolo» con reti per l'uccellagione e lacci per gli ungulati: due squadre si sono così appostate nella zona, al riparo di due roccioni, per prendere il responsabile sul fatto. Infatti l'uomo è arrivato durante la mattinata, e come prima cosa ha ispezionato una trappola per gatti che aveva piazzato nel folto dell'erba, per prendere i felini che gli insidiavano il bottino di volatili. Nella trappola c'era in effetti un gatto, che l'uomo ha ucciso con le mani, mentre forestali e guardiacaccia cercavano inutilmente di fermarlo, correndo fuori dall'appostamento e gridando.
Bloccato il bracconiere, si è fatto il macabro inventario: nella zona sono state ritrovate numerose reti da uccellagione, lacci per ungulati, gabbiette da richiami. Immediatamente scattava anche la perquisizione domiciliare nell'abitazione dell'uomo, dove venivano ritrovati oltre 150 uccellini vietati, altri lacci e reti. Come se non bastasse, nel giardino della casa dell'uomo gli agenti hanno notato anche delle piante di marijuana: per questo è stato chiesto l'intervento dei carabinieri di zona che hanno provveduto al sequestro delle piante ed alla denuncia dell'uomo, il quale avrebbe dichiarato di non sapere di cosa si trattasse.
Come detto, il reato più grave - oltre a quelli di bracconaggio - è dovuto alla feroce esecuzione del gatto compiuta senza nessuna pietà, e sotto gli occhi delle forze dell'ordine, nonostante l'uomo avesse già capito di essere stato sorpreso in flagrante.