Turismo, autunno record in valle del Chiese
Autunno turistico da record in Valle del Chiese. Ma non è un caso se settembre e ottobre hanno fatto registrare un aumento superiore al 50% nei pernottamenti, cancellano il disastroso avvio di stagione dovuto al maltempo (-30% in giugno). «Viene premiato il lavoro di promozione del Consorzio Turistico - commenta il presidente Massimo Valenti -.
La preziosa sinergia con la Comunità di Valle, Bim e Trentino Marketing dà ottimi risultati in tema di destagionalizzazione. Strategici sono l’importante attività di volontariato delle Pro Loco e il supporto degli operatori turistici». Nel complesso è stata un’estate decisamente positiva per il turismo in Valle del Chiese, le cui strutture ricettive hanno fatto segnare tra giugno e settembre una crescita del +4,6% di arrivi e di presenze. E con ottobre si arriva a incrementi sul 2015 del +7,6% negli arrivi e del +6,3% nelle presenze.
La Valle del Chiese si colloca così tra le aree più performanti d’autunno in Trentino, con aumenti percentuali superiori al 50% in entrambi i mesi finali. «I dati di autunno ci fanno capire quanta attrattività abbia la Valle del Chiese e le opportunità di ulteriore crescita grazie anche allo straordinario patrimonio di volontariato delle nostre Pro Loco, capaci di organizzare durante l’anno decine di eventi che rappresentano un fiore all’occhiello per la valle - continua Valenti -.
Il nostro lavoro punta a valorizzare alcuni punti di forza: la ruralità e ambiente, la montagna con le malghe, i laghi d’Idro e Roncone, le varie attività outdoor e la gastronomia, a cui si aggiunge l’ambito storico-culturale con le azioni promosse dell’Ecomuseo». Positivo viene giudicato anche il rapporto costi-benefici dei ritiri di calcio «per una piccola realtà turistica come la nostra che non ha certamente la forza finanziaria di altre destinazioni turistiche». Alcuni dati: l’inizio della stagione 2016 è stato caratterizzato dal maltempo con pesanti riflessi sui dati di giugno (-26% arrivi e -29,5% presenze) risultati maggiormente negativi rispetto ad altre aree del Trentino.
Poi la tendenza si è invertita con il record storico negli arrivi (+3,1%) a luglio e le buone performance di agosto (+5,8% arrivi e +10% presenze), con un allungamento dei giorni di vacanza che appare ancor più significativo se valutato in termini di incidenza sui dati finali dell’estate e sulla redditività delle imprese ricettive. Sono seguiti i generosi aumenti di settembre (+45,5% arrivi e +51,2% presenze) e di ottobre (arrivi + 62,9% e +52,5% presenze), record per l’intero Trentino.