Libro: «Donne coraggiose» nel commercio a Pinzolo
Una settantina d’anni di commercio a Pinzolo e la storia di 30 «Donne coraggiose» - così le definisce la raccoglitrice delle loro memorie, la signora Vittorina Maturi Lorenzetti - è il cuore del libro che la signora, arzilla ottantenne di Pinzolo, ha dato alle stampe e verrà presentato lunedì 13 febbraio, alle 20.30 al Paladolomiti, accanto alla Filò da la Val Rendena che interpreterà un pezzo tratto da «Dinanç a la luna».
Vittorina ha raccolto le memorie e gli aneddoti di quelle commercianti in rosa che hanno costituito una parte ricca e vitale del commercio di Pinzolo e di cui lei stessa è una delle protagoniste: ritratti di donne d’altri tempi, nei quali non era scontato che chi portava la gonna avesse un ruolo pubblico nel mondo economico, ritratti che partono da ricordi personali, scritti, memorie di famiglia, fotografie in bianco e nero e aneddoti che la memoria popolare tramanda da nonni a nipoti nei pranzi della domenica.
Si apre con la storia di Giovanna Bonomi, degli alimentari e tabacchi, il negozio detto da tutti «dala Giuana» fino alla storia numero 31, quella dell’autrice. Era il 14 aprile 1962 quando Vittorina aprì il suo negozio «Mamme e Bimbi»: «Avevo trent’anni, 5 bambini, il più piccolo non aveva ancora due anni.
Per avere la licenza ho dovuto lottare perché avevo tutti i commercianti contrari che avevano scritto delle lettere al sindaco di Pinzolo? dovevo organizzarmi perché non avevo nessuna esperienza, era un rischio, ma avevo un gran bel coraggio!».
Donne Coraggiose, lo ha chiamato il suo libro Vittorina Maturi Lorenzetti, e dentro il suo aprire un negozio con caparbietà, uscire dalla cucina coi figli in grembo e i commercianti contro, sta il filo rosso che lega tutte le storie delle donne che hanno contribuito a fare del tessuto commerciale di Pinzolo quello che è oggi.
Nella sua semplicità anedottistica, è uno statement moderno al non lasciarsi inquadrare in ruoli predefiniti e men che meno spaventare da situazioni avverse. «Spero che grazie a queste immagini e ai testi - spiega Vittorina - possiamo rendere loro onore, cogliendo l’occasione di far rivivere sulle pagine le peripezie, i tanti sacrifici, ma anche le soddisfazioni che hanno avuto dalle loro attività.
Potrei continuare a scrivere e ricordare: tante altre donne grandi lavoratrici, albergatrici, bariste, parrucchiere, estetiste, sarte e brave donne di casa che hanno speso la loro vita per il lavoro...».
Il libro è un elogio all’impegno alla costanza e al carattere delle donne che aspiravano a qualcosa di più che all’essere le silenti custodi del focolare: proiettate in un’ottica di emancipazione hanno contribuito, oltre che al sostengo della propria famiglia, alla crescita economica dell’intero paese di Pinzolo.