Ventuno dispersi sul monte Durmont e ottanta persone a cercarli, ma è una mega esercitazione
L'evento di prevenzione si è svolto domenica 16 giugno nel comune di Tre Ville e ha visto impegnate varie realtà, come vigili del fuoco, soccorso alpino e speleologico, soccorso alpino della guardia di finanza e Nuvola
TRE VILLE. Si è svolta domenica 16 giugno un’importante esercitazione congiunta tra vigili del fuoco, soccorso alpino e speleologico e soccorso alpino della guardia di finanza, dove i tre enti hanno collaborato in una ricerca di 21 persone disperse sul monte Durmont, nel comune di Tre Ville (nato nelle Giudicarie centrali dalla fusione di Ragoli, Preore e Montagne).
Circa 80 le persone coinvolte, tra figuranti, soccorritori delle stazioni del Soccorso alpino e speleologico Val Rendena Busa di Tione e Giudicarie esteriori, oltre che i componenti del gruppo Tecnico di Ricerca, specializzato nel coordinamento di eventi di ricerca dispersi, dei vigili del fuoco del distretto giudicarie - ovvero i corpi di Montagne, organizzatore della manovra, Preore, Ragoli, Zuclo Bolbeno, Spiazzo, Vigo Darè e Bleggio Superiore – e del Soccorso alpino della guardia di finanza, di stanza a Tione. Fondamentale anche il supporto dei Nu.Vol.A.
L’esercitazione prevedeva la ricerca di un gruppo di 21 persone che, partite dalla colonia in località Montagne per un’escursione sulla cima Durmont, sono arrivate in cima ma, sorprese da un forte temporale, sulla via del ritorno si sono divise e smarrite in tanti piccoli gruppi. Una volta arrivata la richiesta di aiuto, i soccorritori hanno organizzato un centro operativo a Maso Colombin a Montagne, dal quale le diverse squadre uscite sul territorio, per perlustrare strade forestali e sentieri, sono state coordinate.
In alcune ore, le ricerche via terra hanno portato al ritrovamento di venti persone su ventuno. A quel punto, tramite il drone in dotazione dei Vigili del Fuoco di Vigo, anche l’ultimo disperso è stato individuato, sotto la cima Durmont, alla base di una parete rocciosa, e raggiunto dagli operatori del Soccorso Alpino. Poiché senza vita, è subentrato il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, nella sua funzione di Polizia Giudiziaria, per gli accertamenti necessari in situazioni di questo tipo. Una volta ricevuto il nullaosta per il recupero della salma, il Soccorso Alpino ha attrezzato degli ancoraggi per calare la barella su un terreno particolarmente ripido e impervio fino al sentiero.
Da lì, insieme ai vigili del fuoco, la barella è stata trasportata a valle. La simulazione si è conclusa con un debriefing, attività che viene fatta regolarmente in interventi come questo, dove gli operatori coinvolti nelle ricerche hanno modo di analizzare ciò che ha funzionato e ciò che bisogna migliorare.
L’esercitazione è stata svolta, in particolare, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra enti diversi, spesso chiamati a intervenire in modo sinergico, oltre che di esercitarsi in quei soccorsi che possono essere molto lunghi e complessi come la ricerca di persone disperse, o dove è necessario gestire il ritrovamento di una persona deceduta.
Sono stati infatti coinvolti anche alcuni cacciatori di Montagne, forti della loro conoscenza del territorio, e il Corpo forestale, che ha coadiuvato nella messa in atto del protocollo antiorso.